Green pass obbligatorio per entrare al museo, ecco dove (e come) funziona

Green pass obbligatorio per entrare al museo, ecco dove e come funziona
Green pass obbligatorio per entrare al museo, ecco dove e come funziona
di Stefania Piras
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Giovedì 5 Agosto 2021, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 13:48

Ci sono piccoli comuni che stanno isitutuendo il Green pass obbligatorio anche per per partecipare a eventi molto semplici come sagre e feste padronali. La cultura della sicurezza si sta diffondendo. I direttori dei musei da subito hanno capito che per poter riaprire al pubblico le sale al chiuso c'era bisogno di uno strumento che minimizzasse il rischio contagio. Perciò anche i musei stanno limitando l'accesso a chi possiede il certificato verde. Non lo fanno per scelta ma perché lo impone la legge (il decreto 105 del 23 luglio). Nel decreto varato dal governo Draghi si dice che «a far data dal 6 agosto 2021, in zona bianca l'accesso è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi COVID-19». L'accesso a cosa? A «musei, altri istituti e luoghi della cultura (biblioteca, archivio, area archeologica, parco archeologico, complesso monumentale) e mostre». 

Perché se si riesce ad accorciare la distanza tra tempo libero e normalità, la riprsa potrebbe essere più rapida e più sostenibile anche dal punto di vista psicoologico. Dunque si entra al museo solo con il Green pass che dimostra la vaccinazione (anche solo la prima dose) o l'avvenuta guarigione (entro 6 mesi) oppure un tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti. 

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A Roma diversi musei hanno già aggiornato i propri siti avvertendo i visitatori per poter accedere alle collezioni devono esibire il Green pass dal 6 agosto. Ecco degli esempi. È così al Maxxi di via Guido Reni dove bisogna compilare anche un'autocertificazione. Ed è così anche al Macro di via Nizza.

Anche i Musei capitolini, in piazza del Campidoglio, e tutti quelli appartenenti al Sistema Musei di Roma Capitale sono visitabili solo se si ha un Green pass. E si consiglia fortemente il preacquisto dei biglietti online con assegnazione del turno d'ingresso.

Il Parco archeologico del Colosseo usa i versi di Orazio 

Anche a Napoli l'entrata ai musei è riservata a chi ha il Green pass. Dall'Archeologico a Capodimonte, da Palazzo Reale al Madre, i musei napoletani sono pronti per attivare il Green Pass, dal 6 agosto come in tutta Italia, ed accogliere in sicurezza i tanti turisti che questa estate sono tornati numerosi a visitare i luoghi dell'arte della città partenopea.

Tablet, app, lettori ottici, le biglietterie assicurano un servizio veloce ed efficiente. Tutti i visitatori dai 12 anni dovranno esibire in biglietteria la Certificazione verde, ovvero il Green Pass (cartaceo o digitale), il tampone molecolare o rapido, oppure la certificazione di avvenuta guarigione dal Covid entro 6 mesi, accompagnati da un documento di identità.

Molto ricca l'offerta nei musei cittadini, al MANN due le mostre di grande richiamo, quella sui Gladiatori e l'esposizione dedicata al fumettista francese Moebius. Al museo e Real Bosco di Capodimonte, le mostre sono: Napoli: di lava, porcellana e musica , Paolo La Motta. Capodimonte incontra la Sanità , Diego Cibelli. L'arte del Danzare Assieme, Raffaello a Capodimonte. L'officina dell'artista. Nel Real bosco è allestito il centro vaccinale La Fagianeria che domani propone nuovo open day. 'Mostrateci solo il Green Pass e vi mostreremo molto di più' è lo slogan scelto da Palazzo Reale dove occorre il pass per l'Appartamento Storico, lo Scalone d'Onore, Teatro di Corte, la Cappella Reale al Giardino Pensile. Nessun vincolo, invece per l'accesso al Giardino Romantico . Tra i luoghi privati più visitati della città da italiani e stranieri, si accederà con Green Pass anche a Cappella Sansevero (nei giorni scorsi il direttore Masucci si era dimesso polemicamente per protesta contro il certificato verde) e alle Catacombe di San Gennaro.

Reggia di Caserta: il logo con Francesco I di Borbone che dice «​Vacciniamoci ca ce pass» (Vacciniamoci che ci passa). 

Dal Mart di Trento al Marta di Taranto passando per l'Etruscologico di Roma, la cultura dunque si adegua al decreto legge approvato dal governo a luglio, anche perché in Italia quasi tutti i musei hanno riaperto i battenti. 

 A Palazzo Reale di Napoli si promette: «Mostrateci solo il Green Pass e vi mostreremo molto di più» e si snocciolano le bellezze visitabili dall'Appartamento Storico, dallo Scalone d'Onore al Teatro di Corte, dalla Cappella Reale al Giardino Pensile. Mentre il Giardino Romantico, all'aperto, rimane senza vincoli. Green Pass obbligatorio per visitare il parco archeologico di Paestum e Velia, agli ingressi sarà necessaria la misurazione della temperatura ed è prevista la mascherina obbligatoria. A Pompei la direzione del parco archeologico fornisce sul proprio sito internet anche il link all'elenco delle farmacie dell'area della città metropolitana dove si può fare i tampone.

Anche nei 13 musei statali della Liguria e nello splendido Palazzo Ducale si dovrà mostrare la certificazione, in formato cartaceo o digitale, già alle biglietterie. Idem per entrare a Miramare a Trieste. «È inevitabile che nei primi giorni ci saranno criticità - spiega il direttore del museo Sigismondo Castromediano di Lecce, Luigi De Luca - ma è giusto che anche il mondo della cultura e dei musei dia il proprio contributo per contenere la diffusione del virus con misure di prevenzione». «Siamo pronti. Gli ingressi sono contingentati e a ogni accesso ci sarà un addetto che verificherà la regolarità del green pass» spiega Roberta Giuliani, responsabile del Museo archeologico di Santa Scolastica a Bari. «È stato abbastanza semplice organizzarsi per il green pass, quello che spaventa è un calo dei visitatori, perché stiamo ripartendo già a fatica. Tutto il mercato delle mostre sta registrando un calo del 70-80%» ammette Renata Sansone, direttrice operativa di Civita Mostre e Musei, che organizza a Bari la mostra di Steve McCurry.

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Il Comune di Bologna fa sapere che la certificazione andrà esibita insieme a un documento di identità per accedere alle sedi dell'Istituzione Bologna Musei e alle biblioteche comunali (tranne per restituire libri e dvd), anche per assistere a manifestazioni culturali. La verifica avverrà con l'app nazionale VerificaC19 che leggerà ma non registrerà i dati. L'applicazione è in grado di leggere e verificare anche codici Qr presenti su eventuali certificazioni di turisti stranieri.

In Toscana sono arrivati 53 lettori, 32 sono stati distribuiti su Siena e provincia e altri 21 a Firenze per musei come Gallerie degli Uffizi, complesso del Bargello, Galleria dell'Accademia e San Marco. Pronti anche tutti i musei di Torino dai Reali al Museo del Cinema con l'auspicio che «i visitatori non calino». «Sarà un compito in più a cui rispondere, ma non credo graverà molti sui tempi, e lo facciamo volentieri per la sicurezza dei visitatori» spiega Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici, 11 istituzioni, delle quali fanno parte anche Palazzo Ducale, il Correr, Cà Rezzonico e Cà Pesaro.

Anche la Pinacoteca di Brera si è preparata: la prenotazione delle visite si può fare solo online ma il controllo del Pass avverrà all'ingresso e in caso o di dichiarazioni non vere o di dimenticanza il ticket non verrà rimborsato. Il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, casa dei Bronzi di Riace, si è subito attivato. «Ci eravamo già mossi in questa direzione chiedendo il green pass già per le Notti d'estate sulla magnifica terrazza affacciata sullo Stretto per la maggiore serenità di tutti, e in particolare delle persone più fragili» racconta il direttore Carmelo Malacrino.

A Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, ci si è portati avanti: già oggi ai visitatori viene chiesto se sono vaccinati. Non è da meno la Sicilia ma con qualche perplessità. «Siamo pronti a rispettare le norme nazionali - spiega l'assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà - nonostante ci siano alcune disposizioni che lasciano perplessi, come per esempio l'ingresso nei parchi archeologici che sono all'aperto e anche molto ampi». «Non siamo in grado di dire se l'entrata in vigore del Green pass comporterà minori accessi al museo - osserva la direttrice del Museo Archeologico Nazionale delle Marche di Ancona Nicoletta Frapiccini - perché rispetto al 2019 lo scenario dei vacanzieri estivi, in gran parte croceristi che fanno tappa ad Ancona, è completamente cambiato ma rispetteremo le normative».

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