Gallipoli, truffa del "tavolo invisibile" al locale. La denuncia: «Seicento euro per uno sgabello e nessuna ricevuta»

Il racconto di una giovane studentessa di giurisprudenza: «Ci hanno fatto pagare ma il tavolo non c'era»

Gallipoli, truffa del "tavolo invisibile" al locale e nessuna ricevuta. La denuncia di una ragazza su TikTok: «40 euro a testa per uno sgabello»
Gallipoli, truffa del "tavolo invisibile" al locale e nessuna ricevuta. La denuncia di una ragazza su TikTok: «40 euro a testa per uno sgabello»
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Giovedì 11 Agosto 2022, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 14:21

Il tavolo pagato non esiste. È questa la truffa denunciata da Elena Sofia Venturi, una studentessa di giurisprudenza che su TikTok ha ha raccontato la sua "disavventura" in un noto locale di Gallipoli. La giovane afferma di aver riservato un tavolo con un gruppo di 15 amici, per un totale di 600 euro pagati in contanti al Pr. Entrata nel locale però, la sorpresa: il tavolo è solamente uno sgabello ai margini della pista. Solo dopo le sue proteste, insieme a quelle di altri gruppi di ragazze a cui era toccata la stessa sorte è riuscita ad ottenere il posto prentato nella terrazza. «Probabilmente rubandolo a qualcun altro, benvenuti a Gallipoli» dice in conclusione, amareggiata. 

Il tavolo "invisibile": la truffa a Gallipoli

«Questa è la storia di come sono stata quasi truffata.

Il 22 luglio io e i miei amici andiamo a sentire un concerto e decidiamo di fare un tavolo. Paghiamo 40 euro a testa, arriviamo in discoteca, paghiamo il Pr in contanti, non ci viene fornito né un braccialetto, né uno scontrino, né una ricevuta fiscale che giustificasse il nostro ingresso e l'avvenuto pagamento» esordisce la giovane. Al loro ingresso però, la sorpresa: «La ragazza ci scorta al tavolo che non era un tavolo, era uno sgabello nella pista all'entrata. Quaranta euro buttati dalla finestra». 

Oltre al danno anche la beffa: quando la giovane si dirige al botteghino per fare le sue rimostranze, viene avvertita dal buttafuori: «Mi ha detto che non avendo il braccialetto, o niente che certificasse che avevo pagato se avessi varcato la transenna non sarei più potuta entrare». In quel momento l'incontro con un altro gruppo di persone che si trovava nella stessa situazione «per aver pagato per un tavolo inesistente».

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Le motivazioni

Quando finalmente riesce a parlare con una dipendente del locale, arriva un'altra sorpresa: «La ragazza ci dice che è perché il numero delle ragazze ai tavoli era basso. Nel mio caso un tavolo di 15 persone conteneva solo 4 ragazze, quindi si abbassava la nostra priorità e quindi ci avrebbero dovuto dare dei tavoli che non corrispondevano alle nostre richieste». 

Secondo il racconto della ragazza la situazione si risolve solo dopo ulteriori insistenze, di fronte alle quali la dipendente del locale effettua una serie di chiamate. Alla fine arriva il titolare del locale, ma la chiusura lascia comunque l'amaro in bocca: «Ci dà i braccialetti, invita a salire in terrazza 2, quella che avevo pagato "rubando il tavolo" a qualcun altro. Quindi io ho risolto il mio problema ma ho "rubato" il tavolo qualcuno che verrà dopo di me. Benvenuti a Gallipoli». 

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