Roberto Vecchioni, dopo 46 anni la rivelazione choc: «A Firenze scoprii il tradimento di mia moglie»

Il cantautore milanese svela l'episodio che ispirò la canzone "Due giornate fiorentine" e aggiunge: "lo sfondo troppo bello strideva con il mio dolore"

Roberto Vecchioni, dopo 46 anni la rivelazione choc: «A Firenze scoprii il tradimento di mia moglie»
Roberto Vecchioni, dopo 46 anni la rivelazione choc: «A Firenze scoprii il tradimento di mia moglie»
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Mercoledì 27 Aprile 2022, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 29 Aprile, 16:51

La rivelazione di Roberto Vecchioni lascia tutti a bocca aperta. In una lunga intervista al Corriere della Sera, il cantautore ha fatto sapere che ha scoperto di essere stato tradito dalla moglie quando si trovava sulle colline di Firenze

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«Ero sulle colline intorno a Scandicci con la mia prima moglie, quando ho scoperto il suo tradimento». Con queste parole il cantautore milanese parla per la prima volta del tradimento subito. Alla presentazione del suo nuovo album «I giovani siano curiosi come Ulisse», Roberto Vecchioni confessa i retroscena che lo hanno portato alla separazione con Daria Colombo.

 
IL RICORDO AMARO

Il suo ricordo amaro fu quello che ispirò la sua canzone «Due giornate fiorentine» di ben 46 anni fa. E Vecchioni ha proseguito: «Poi il matrimonio è finito. Lo sfondo troppo bello strideva con il mio dolore, perciò scappai via».

«Ma Firenze non ha colpe, - sottolinea il cantautore 78enne - è simbolo dell'umanità, perché da lì inizia l'Italia e mi ispira solo pensieri positivi».

Poi il suo pensiero si rivolge all'amore: «Penso sia universale e ciascuno può fare le sue scelte. Francesca aveva 15 anni quando venne da me impaurita sussurrando 'Papà ti devo dire una cosa'. Le chiesi: 'Che c'è? Sei drogata? Ti sei innamorata di un assassino? No? Allora vaf..., mi hai fatto prendere un colpo'», così ricorda dell'omosessualità della sua primogenita.

«L'ho sempre saputo - aggiunge - e non ci ho mai badato. Trent'anni fa, sono stato un anticipatore. Credo che l'amore sia universale. Ho accompagnato Francesca tre volte ad Amsterdam per la fecondazione assistita; alla fine sono arrivate due gemelline che oggi hanno 9 anni. So che lei l’ha fatto per me, perché voleva farmi diventare nonno. Poi anche Carolina ha avuto due figlie. Per tutte e quattro, sono un nonno che gioca tanto».

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