Firenze, la nuova moda no-vax per avere il Green pass: «Sono positivo», «che bello vengo a trovarti»

Un'imprenditrice fiorentina racconta di come abbia gioito, una volta diventata positiva: "Ci contagiamo per poter lavorare"

Firenze, l'allarme della nuova moda no vax: «Sono positivo», «Che bello vengo a trovarti»
Firenze, l'allarme della nuova moda no vax: «Sono positivo», «Che bello vengo a trovarti»
3 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Gennaio 2022, 13:44 - Ultimo aggiornamento: 14:31

Nonostante l'obbligo vaccinale e contagi della variante Omicron alle stelle, i no vax non demordono. E a Firenze nelle chat tra no vax sono in molti quelli che, pur di ottenere il Green pass senza vaccinarsi, organizzano incontri con positivi per contrarre il virus.

Leggi anche > Firenze, tassista prende a calci e pugni una ragazza in piazza Santa Trinità. Sui social le immagini choc

In un'intervista realizzata dal Corriere Fiorentino, un'imprenditrice racconta: «Ci contagiamo per poter lavorare. Quando le mie figlie e poi io, abbiamo contratto il virus ho gioito perché vedo nella malattia uno strumento di libertà». Poi ha raccontato che con il tampone positivo in mano una sua amica ha pianto, sì, ma di felicità

Nessun timore di aver contratto il virus per il quale, da due anni, continuano a morire persone e nemmeno l'angoscia dell'isolamento o di possibili complicazioni. Solo felicità per avere la possibilità di ottenere il Green pass senza doversi vaccinare.

Ottenerlo senza passare dal siero anti Covid, per i no vax è una liberazione per quello che definiscono essere un calvario. 

«Dopo le prime reazioni, ovvio, è subentrato anche il senso di colpa di aver accolto con gioia una malattia. È la contraddizione che sto vivendo», ha aggiunto l’imprenditrice.

Dal punto di vista dei no vax il rapporto tra rischi e benefici è così a vantaggio degli ultimi che cercano in ogni modo di contrarre il virus. E, una volta a conoscenza di un positivo, fanno di tutto per fargli visita con l'intento di contrarre il virus. «Ho provato a dissuadere le mie amiche dal venire a trovarmi, ma qui è una processione», ha raccontato l'imprenditrice. «Senza green pass rischiavano di perdere il lavoro. Ci contagiamo per poter lavorare. Non per andare al ristorante, al cinema o allo stadio».

Nelle loro chat su Telegram si legge di tutto e si trovano sia gli invasati che i pacati e stimati imprenditori fiorentini che si scambiano notizie sul Covid alimentando le loro certezze. Poi ogni tanto spunta un commento di qualcuno che è risultato positivo e tutti gioiscono e si congratulano

«Mio figlio positivo da sabato. Ci è mancato poco gli dessi i bacini come quando era piccolo, ma posate e bicchieri scambiati alla grande» scrive un membro. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA