L'assassino è ancora là fuori da qualche parte e lei è l'unica ad averlo visto. Per questa ragione, su via libera della Prefettura competente, è scattato un programma di protezione per l'unica testimone del delitto di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata verso le 6 del 6 febbraio scorso nel suo appartamento di via Corbara a Faenza, nel Ravennate. La richiesta in tal senso era stata inoltrata dal Procuratore capo di Ravenna Daniele Barberini alla luce del potenziale pericolo a cui era esposta la ragazza. La giovane - si tratta di un'amica della figlia Arianna della vittima rimasta a dormire quella notte nell'abitazione - ha del resto fornito elementi, sia direttamente che indirettamente, ritenuti sin qui fondamentali per l'esito dell'inchiesta.
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A cominciare dalla chiamata alle 6.06 ad Arianna, quest'ultima partita in auto da pochi minuti alla volta di Milano assieme al padre nonché ex marito della vittima (il 53enne Claudio Nanni, indagato per omicidio pluriaggravato in concorso con persona ignota), facendo così scattare l'allarme al 112 su quella che si pensava fino a quel punto essere l'intrusione di un ladro.
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Del resto secondo l'ipotesi più battuta dalla polizia, l'ex marito potrebbe avere ingaggiato un killer reperito forse casualmente al fine di uccidere la consorte da cui si era separato nel 2018. Sullo sfondo della vicenda, c'è un possibile movente economico: dopo l'assegnazione alla moglie della casa coniugale di via Corbara, la 46enne aveva promosso una causa di lavoro da 100 mila euro relativa a contestati mancati compensi per la sua collaborazione nell'impresa di famiglia: l'udienza - la seconda - si sarebbe dovuta celebrare giusto il 26 febbraio al Tribunale di Ravenna. Attraverso un sicario, l'ex marito, che ha dichiarato di non sapere della presenza in casa della giovane ora sotto protezione, avrebbe così potuto risolvere tutti i suoi contenziosi economici con la defunta peraltro diventandone erede al 50% con la figlia. Il diretto interessato ha finora fermamente respinto questa ipotesi dicendosi del tutto estraneo all'omicidio della moglie. Anche la figlia, andata ad abitare con lui dalla mattina del delitto, crede al momento alla dichiarata innocenza del padre.