Fabrizio Corona picchiato dai pusher a Rogoredo: «Volevano accoltellarmi». Su Instagram le foto nell'ambulanza

Corona picchiato da 20 pusher a Rogoredo: su Instagram le foto nell'ambulanza
Corona picchiato da 20 pusher a Rogoredo: su Instagram le foto nell'ambulanza
di Veronica Cursi
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Martedì 11 Dicembre 2018, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 19:46

Fabrizio Corona aggredito nel bosco della droga di Rogoredo alla periferia di Milano dove si trovava per fare un servizio giornalistico sullo spaccio. L'ex re dei paparazzi è stato assalito da alcuni pusher che lo hanno circondato. Corona era lì con la troupe di una società che fornisce materiale per la trasmissione "Non è l'Arena" di Giletti.

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Secondo il suo racconto una ventina di spacciatori stranieri lo hanno circondato prendendolo a calci e pugni. «Mi sono trovato per terra con quattro che mi tenevano e uno che mi ha puntato il coltello - racconta -  Io ho fatto 6 anni di galera, conosco questi tipi. E' stato un attimo, chissà perché non mi ha accoltellato».

Alle 22.47 su Instagram compare una foto: Fabrizo Corona è steso su una barella dentro un'ambulanza, gli occhi chiusi e il volto sofferente. «Stasera mi sono recato al Bosco di Rogoredo, patria nazionale dello spaccio italiano, dove anche la polizia si rifiuta di entrare - scrive Corona -  Mentre le uniche inchieste realizzate sono state fatte di giorno da giornalisti accompagnati da polizia di scorta a circondare la zona, Io mi sono recato lì solo con un operatore e un fonico per raccontare il parallelismo della mia tossicodipendenza e quella che colpisce l’Italia e la povera gente che vede uno stato inerme e una polizia disinteressata. Tutto questo solo per raccontare in maniera oggettiva, come ho sempre fatto, la realtà. Ora, in questo momento ringrazio Dio per aver protetto mio figlio Carlos Maria».

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Poco tempo prima lo stesso Corona aveva postato una serie di stories in cui intervistava tossicodipendenti e in cui spiegava il motivo del suo servizio: «Il vero mondo della tossicodipendenza è quello che non è mai stato raccontato dove ragazzini di 13,14 anni rovinano la propria vita. Io sto provando a non ricadere negli errori che ho fatto, è un impegno». Poi la video intervista a uno spacciatore e l'immagine di un viaggio in auto nel buio della notte. Fino all'aggressione:  «Potevano ammazzarmi», confessa Corona.
 

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