Erasmus, il nuovo programma: budget raddoppiato e niente più limiti d'età

Erasmus, il nuovo programma: budget raddoppiato e niente più limiti d'età
Erasmus, il nuovo programma: budget raddoppiato e niente più limiti d'età
di Lorena Loiacono e Gabriele Rosana
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Giovedì 20 Maggio 2021, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 11:50

Mentre cadono le restrizioni agli spostamenti, l'Europa mette in pista il nuovo Erasmus+, il programma più popolare dell'Ue che per i prossimi sette anni raddoppia il suo budget passando da 14,7 a 28,4 miliardi di euro. L'obiettivo è raggiungere 12 milioni di beneficiari. Solo in Italia l'Erasmus ha fatto viaggiare, dal 1987 ad oggi, oltre 500mila studenti e ora guarda al futuro coinvolgendo tutte le età: dagli studenti di scuola agli adulti.

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TRE ANNI DI NEGOZIATI
Dopo tre anni di negoziati, ieri è arrivato infatti il via libera finale da parte del Parlamento europeo all'edizione 2021-2027.

Il nuovo programma si rivolge non solo agli studenti delle università, ma anche agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado, agli insegnanti e anche a chi partecipa a corsi di formazione per adulti. Tutte categorie che, senza limiti d'età, potranno prendere parte alle opportunità di mobilità, che rappresentano il 70% degli interventi del programma. Gli studenti potranno stare via anche un intero anno scolastico ed effettuare gli scambi individualmente oppure come classe. La mobilità degli alunni può essere infatti di gruppo, composto da almeno due ragazzi, e durare da 2 a 30 giorni. Per i percorsi di apprendimento sono previsti un medio e un lungo termine da 10 giorni a un anno. Tutti gli alunni partecipanti devono essere iscritti presso la scuola di invio che aderisce al progetto. I candidati possono scegliere la data di partenza del progetto il 1 settembre o il 31 dicembre: la prossima scadenza per partecipare al bando è fissata ad ottobre.

E' stato confermato anche il sostegno ai tirocini formativi all'estero, mentre raddoppiano i fondi per i periodi di scambio nella formazione professionale. Aderiscono gli studenti degli istituti tecnici e professionali, ma anche i neodiplomati e i giovani apprendisti. Un settore evidentemente in forte crescita visto che, nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale, dal 2014 ad oggi l'Agenzia Nazionale Erasmus+ Inapp ha ricevuto in totale 4.182 progetti: 2.636 di mobilità individuale per l'apprendimento e 1.546 di partenariati strategici. Un terzo dei partecipanti italiani che hanno svolto un periodo di studio o di tirocinio è rimasto poi a lavorare all'estero. Per quanto riguarda la mobilità degli universitari, i percorsi possono essere attivati per motivi di studio o per tirocini e vanno da 2 a 12 mesi, anche i neolaureati possono partire per un massimo di 12 mesi e tutti devono far parte di istituti che aderiscono al progetto Eramsus+.

ACCORDO FINANZIARIO
Prima della partenza per andare a studiare all'estero, per un semestre accademico o per tutto l'anno, è necessario stipulare un accordo finanziario, che copra il periodo di mobilità, siglato dall'istituto di appartenenza e lo studente e mettere a punto un piano che stabilisca il programma di studi da seguire all'estero, sottoscritto e approvato dallo studente, dall'istituto di appartenenza e dall'istituto ospitante. Nella nuova veste, Erasmus+ si sintonizza con il Green Deal europeo, integra la didattica ibrida ma non sostituisce i momenti di incontro, e punta sull'inclusione sociale: sono previste azioni specifiche per aumentare la partecipazione di chi ha minori opportunità, persone con disabilità, di origine straniera, migranti, rifugiati e persone provenienti da aree rurali o remote. Per loro, se necessario, potranno essere erogati anticipatamente fondi ulteriori rispetto alla borsa di studio, in modo da far fronte ai costi iniziali nel trasferimento in un altro Paese. La mobilità per gli adulti si rivolge infatti anche a persone con poche competenze: a definirne il profilo sarà all'Agenzia Nazionale.
Restano validi i progetti di mobilità incentrati sulla formazione del personale impegnato nell'educazione degli adulti per la crescita professionale e lo sviluppo di nuove competenze. Se il 70% dei progetti prevede la mobilità internazionale, il restante 30% delle azioni di Erasmus+ è costituito dai progetti di cooperazione: ci saranno, ad esempio, le accademie degli insegnanti Erasmus ma anche i poli sperimentali, come le reti delle università europee e dei centri di eccellenza professionale.
 

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