«Quella notte mi sono svegliata e ho visto che non era tornata, mi sono preoccupata. Poi è arrivato mio fratello e ho capito subito che era accaduto qualcosa a Elvira». Così Alba, la mamma di Elvira Zriba, la 34enne cameriera di uno chalet uccisa a Napoli da una moto che correva sul lungomare in piena notte due giorni fa, racconta in lacrime, sul posto dell'incidente, il suo secondo incubo. Otto mesi prima, infatti, era morto Mustafa, il suo primo figlio, investito da un'auto mentre lui era in bicicletta.
Con la mamma di Elvira la famiglia, a partire dalla cugina della ragazza, e Carlo, il suo fidanzato, anche lui cameriere a Posillipo.
Napoli, lungomare bloccato dai manifestanti per Elvira
I manifestanti che sono scesi in piazza a Napoli per ricordare Elvira Zriba hanno bloccato per circa 30 minuti la circolazione delle auto sullo stesso lungomare partenopeo. Il blocco è stato effettuato con bidoni dell'immondizia al centro di via Caracciolo, proprio dove due notti fa la 34enne cameriera di uno chalet sul lungomare è stata investita. I familiari di Elvira non erano presenti al blocco stradale.