Dpcm, chiuse scuole calcio e corsi sportivi. E i bimbi ripiombano nell'incubo lockdown

Dpcm, chiuse scuole calcio e corsi sportivi. E i bimbi ripiombano nell'incubo lockdown
di Veronica Cursi
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Domenica 25 Ottobre 2020, 12:17 - Ultimo aggiornamento: 21:03

Di nuovo a casa. Senza poter fare sport. Chiuse scuole calcio, basket, corsi di nuoto, le palestre di ginnastica, gli impianti sciistici fino al 24 novembre. Si potrà andare al parco sì, ma con le dovute precauzioni e quanto durerà? I bambini, oggi come ieri, scontano il coprifuoco più duro. 

Si andrà a scuola - almeno potranno farlo i bimbi di materne, elementari e medie, (i licei faranno lezioni a casa almeno al 75%) e poi tutti a casa. Si ripiomba nell'incubo del lockdown con la paura che tra qualche settimana saranno chiuse anche le classi degli studenti più piccoli e ancora una volta - a farne i conti- saranno i genitori, mamme in primis.

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Palestre

Secondo il nuovo Dpcm sono sospese le attività di palestre, piscine, impianti nei comprensori sciistici, centri natatori, centri benessere, centri termali fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza.

Scuole sportive

Lo svolgimento degli sport da contatto è sospeso: sono altresì sospese l'attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l'attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto nonché tutte le gare, le competizioni, le attività connesse agli sport di contatto, anche se aventi carattere ludico- amatoriale.  Niente campionati dilettantistici quindi così come niente attività di avviamento a questi sport: le scuole calcio ad esempio, resteranno chiuse.

 Gli impianti sciistici 

Chiusi fino al 24 novembre gli impianti sciistici del Paese. Secondo il testo del decreto «sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici» che «possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni».

Gli impianti «sono aperti agli sciatori amatoriali solo subordinatamente all'adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti». 

Le proteste

Dopo le nuove regole arriva la protesta da parte del mondo dello sport di base. «Il governo sottovaluta la rete dello sport di base: se non ci sarà un ristoro immediato di 3 miliardi, è prevedibile un'inesorabile protesta sui territori». Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e deputato di Forza Italia, è durissimo con il contenuto del dpcm. «Perchè ristoranti e bar restano aperti fino alle 18 e palestre e piscine chiudono tutto il giorno?», si chiede. «Il nuovo dpcm dimostra la totale insensibilità verso il mondo dello sport. Se non ci sono interventi immediati che permettano alla società sportive e ai gestori di palestre e piscine di credere ancora nel governo, non solo ci sarà il fallimento totale, ma è prevedibile una protesta inesorabile sui territori»«. prosegue Barelli.

«Il governo sottovaluta la rete dalla società sportive che gestiscono impianti sportivi e garantiscono l'attività motoria dei cittadini sul territorio. Questa chiusura è ingiusta: perchè questa scelta dopo che 200 controlli dei Nas con la dichiarazione che le misure di sicurezza erano pienamente rispettate? Perchè ristoranti e bar chiudono alle 18 e le piscine rimangono chiuse tutto il giorno? Quale è lo studio epidemiologico alla base di questa scelta. Perchè il governo ha pensato ai banchi con le rotelle - accusa ancora Barelli - e non ha pensato a cablare la scuola per permettere realmente la didattica a distanza? Perchè si penalizza l'unico settore che si è 'cablatò.ovvero ha investito sulla sicurezza?« La chiusura di palestre e piscine, conclude Barelli, »è inaccettabile: se domani mattina non mettono immediatamente 3 miliardi sul tavolo, come abbiamo già chiesto, per cercare di far stare in piedi lo sport e l'impiantistica italiana, sarà chiusura»

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