Denise Pipitone, Olesya rivela: «Ho una voglia sulla pancia». Il dettaglio che può essere decisivo

Denise Pipitone, Olesya rivela: «Ho una voglia sulla pancia». Il dettaglio che può essere decisivo
di Giuseppe D'Amato
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 7 Aprile 2021, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 20:06

«Sulla pancia, dalla parte sinistra, ho una voglia fin dalla nascita e forse qualcuno può averla vista». Disperata negli studi televisivi pochi secondi dopo aver appreso l'esito negativo del test del Dna con la possibile mamma di Arcangelo - Olesya Rostova si è lasciata scappare questo particolare di estrema importanza. La ragazza, però, è stata immediatamente interrotta dal presentatore del programma Che Parlino! del Primo canale federale, il quale ha affermato con forza: «Noi siamo contrari a qualsiasi suggerimento! Queste sono cose che si chiariscono nel corso del procedimento di riconoscimento. Per questo fino ad adesso non l'abbiamo detto».

Denise Pipitone, il giallo del dna: la tv russa rimanda a domani. «Conosciamo il vero nome di Olesya»


Il giallo su chi sia realmente Olesya Rostova si infittisce così ancora di più, ma ora vi è un dettaglio che potrebbe essere decisivo. Da quando, una decina di giorni fa, questa ventenne biondina, dal sorriso nostalgico e di esile struttura fisica è comparsa alla televisione federale, lanciando il suo appello disperato con la speranza di poter ritrovare la sua mamma naturale, è l'intera Russia ad essersi messa alla ricerca. Ma non solo. Tantissimi sono anche all'estero i russofoni che guardano i canali nella lingua di Pushkin. Tra loro anche Svetlana Khokhlova - ieri in trasmissione in collegamento dall'Italia - a cui è venuta in mente la storia di Denise Pipitone, scomparsa a 4 anni il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo nel Trapanese, mentre giocava in strada davanti a casa con altri bambini. La donna ha dato l'allarme dopo aver notato non solo la somiglianza tra la bionda Olesya e le foto della piccola Denise (che non avrebbe avuto segni particolari) ma anche altri elementi comuni, come ad esempio l'età.
Quando fu ritrovata, Olesya non aveva documenti e non si sa quando e dove fosse nata.

Della sua infanzia la ventenne ricorda un lungo viaggio in treno in compagnia di una donna di etnia rom che pensava fosse sua mamma. Questa la portava con lei a chiedere l'elemosina fino a che la polizia della provincia di Mosca scoprì che le due non erano madre e figlia.

 


Olesya (questo il nome che le fu dato dalle autorità federali) fu tolta alla nomade e ricoverata in un orfanatrofio, quindi affidata ad una famiglia. La pista nomade era stata la prima ad essere seguita dagli inquirenti dopo la scomparsa di Denise Pipitone. A ricordarlo è stato nei giorni scorsi l'avvocato di famiglia, Giacomo Frazzitta.
Già sabato scorso, alcuni media della regione di Arcangelo, avevano scritto che il test del Dna tra Olesya e Valentina Khariova - la possibile madre - era negativo. Ieri ci sono voluti 50 minuti giusti di trasmissione prima che il risultato venisse letto. In precedenza Olesya aveva abbracciato Valentina e l'aveva anche chiamata «mamma», tenendola per mano.


I RISULTATI DEGLI ESAMI
Sempre ieri dalla tivù federale è stata registrata la puntata successiva di Che Parlino!, che andrà in onda oggi. Olesya è Denise Pipitone? I partecipanti hanno avuto mandato di non rivelare alcunché. I russi non hanno voluto rendere pubblici i risultati degli esami del gruppo sanguigno e del Dna ai quali è appesa la speranza di Piera Maggio, la mamma di Denise. L'avvocato Frazzitta ha evidenziato che l'esito degli esami verrà «subito comunicato alla Procura di Marsala» che indaga sul caso e che «verrà mantenuto il riserbo fino ad oggi». Piera Maggio non parla. Fa sentire la propria voce con qualche post sulle pagine di Facebook dicendosi, insieme col padre naturale di Denise, Piero Pulizzi, «cautamente speranzosa. La speranza di ritrovare e riabbracciare nostra figlia non è mai venuta a mancare. Attendiamo senza illuderci» scrive.
A 17 anni dalla scomparsa, dopo innumerevoli segnalazioni, un processo (la sorellastra di Denise accusata del rapimento è stata assolta mentre il reato di favoreggiamento per il suo fidanzato è stato prescritto), le dichiarazioni di un presunto pentito che ha parlato anche con diversi particolari dell'omicidio della bambina, la vicenda di Denise tiene ancora tutti col fiato sospeso e spacca con quest'ultima vicenda l'opinione pubblica: c'è chi dice che la giovane russa ha poco o nulla di Denise e della madre e chi invece nota somiglianze. Per il sindaco di Mazara dell'epoca, Giorgio Macaddino «la nostra speranza è quella che Olesya sia davvero Denise e così si possa rimarginare quella ferita aperta 17 anni fa e mai chiusa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA