Morta Delia Vaccarello, aveva 59 anni: raccontò il mondo Lgbt

Delia Vaccarello
Delia Vaccarello
di Roberta Savona
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Sabato 28 Settembre 2019, 14:21 - Ultimo aggiornamento: 14:25
Sorriso, caparbietà, precisione, con l'anima sicula dai mille colori, quelli dell'attivismo arcobaleno per cui Delia Vaccarello giornalista, scrittrice ed instancabile attivista, ha combattuto per tutta la vita. Si è spenta nella sua adorata Palermo la sera del 27 settembre, dopo un'altra lotta più silenziosa e combattuta fuori dalle piazze, quella contro il cancro che durava da tredici anni. Seppur fosse sempre in prima linea, la sua è stata una lotta pacata, fatta di parole messe in fila una dietro l'altra, a costruire articoli e pubblicare libri per cui le sono stati conferiti riconoscimenti per il grande impegno e la militanza nel movimento LGBTQI. Una donna forte il cui coraggio è stato ricordato dalle principali voci e dai media della comunità rainbow.
"Non è stata una guerriera. Delia voleva solo vivere ed essere felice. Così esile, così forte e coraggiosa. Così unica." - scrive la collega Daniela Amenta sulle pagine di Globalist.it e continua dicendo - "Perdiamo il motore e l'anima di qualunque movimento per i diritti civili. Sull'Unità, il suo giornale (che non esiste più e non può neppure ricordarla se non attraverso il dolore privato di noi sue compagne e compagni) ruppe il silenzio, i pregiudizi sul mondo Lgbtqi con una rubrica che è entrata nella storia".
 
"Abbiamo appreso della morte di Delia" - dichiara Fabrizio Marrazzo portavoce di Gay Center - "Con lei abbiamo perso prima di tutto un'amica. Delia è stata tra le prime se non la prima giornalista lesbica a dichiarasi ed occuparsi attivamente della nostra comunità" - e continua - "Fu testimonial del Roma Pride nel 2010 e anche lei fu vittima di vari episodi di omofobia, sia nella vita professionale sia in quella privata. In particolare ricordo quando perse la sua compagna, all'epoca non esistevano le unioni civili, si ritrovò ad essere un'estranea senza diritti e senza avere più nulla della sua compagna, se non la sua memoria. La ricorderemo per la sua forza e la sua passione, oggi la nostra comunità perde un'esponente di rilievo. La nostra presidente Angela Infante, che ha condiviso con lei molti momenti scriverà una lettera in sua memoria nei prossimi giorni".
 
Il saluto commosso per la recente perdita arriva anche da Imma Battaglia, che ricorda Delia scrivendo: "Una compagna di lotta, una donna coraggiosa con grande capacità di scrittura. Una vera artista. Un'autrice attivista che non ha mai nascosto la sua vita ed ha fortemente contribuito alla crescita di liberazione del movimento ed in particolare delle donne lesbiche. Sentiremo profondamente la sua mancanza. Una vita alla ricerca della propria e della nostra libertà, per cui ha pagato il suo esporsi. Sono certa che dove Delia andrà, riceverà un premio per esser stata una tra le donne più importanti di questa nostra storia. Il modo con cui Delia raccontava l'amore tra le donne, con un'intensità e drammaticità senza paragoni, era davvero unico, proprio come lei. Grazie Delia, Riposa in Pace".
 
"Io perdo una sorella ed il movimento perde una grande attivista", dichiara Franco Grillini a Gaynews.it, che ricorda anche la grande capacità d'insegnamento della giornalista che, tra i suoi ultimi impegni letterari, ha anche redatto la prefazione al libro Torniamo a Stonewall (ed. Villaggio Maori) che uscirà postumo.

I funerali si terranno a Palermo in forma privata.
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