Zona rossa a Pasqua, cosa si può fare e cosa no. Dalle seconde case alle visite a parenti e amici

Zona rossa a Pasqua, cosa si può fare e cosa no. Dalle seconde case alle visite a parenti e amici
Zona rossa a Pasqua, cosa si può fare e cosa no. Dalle seconde case alle visite a parenti e amici
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Lunedì 29 Marzo 2021, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 15:41

Italia in zona rossa fino a Pasqua, cosa si può fare e cosa non si può fare in questa settimana, fino a dopo Pasquetta? A oltre un anno dall’inizio della pandemia e dal primo lockdown di marzo 2020, i dati sui contagi e sui decessi sono ancora troppo alti, ed è probabile che a queste restrizioni dovremo continuare ad abituarci almeno fino a fine aprile. Qui un breve riepilogo delle misure restrittive che riguarderanno questa settimana e poi il prossimo weekend, quello della Santa Pasqua.

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Da oggi a venerdì 2 aprile

Bar e ristoranti chiusi, permesso solo l’asporto e il domicilio. Ma per l’asporto ci sono limitazioni: è permesso dopo le 18 (e fino alle 22) solo per locali con cucina ed enoteche, non per chi ha la licenza solo per alcolici e bevande. Negozi e parrucchieri aperti solo in zona arancione, mentre sono chiusi in zona rossa, dove sono aperti solo gli alimentari e i negozi che vendono generi di prima necessità (librerie, prodotti per la cura della persona, negozi di informatica, lavanderie, biancheria intima, abbigliamento sportivo).

In zona arancione è consentito andare a trovare amici e parenti, una sola volta al giorno e al massimo in due (senza contare gli under 14). In zona rossa invece è vietato. Per quanto riguarda lo sport, in zona arancione è consentito l’allenamento individuale e anche le attività non di squadra o di contatto (come il tennis) con i circoli sportivi aperti: in zona rossa invece circoli chiusi e sport (running e ciclismo) consentito solo all’interno del proprio comune, mentre le passeggiate si possono fare solo nei pressi della propria abitazione.

Per quanto riguarda gli spostamenti, è vietato andare da una regione all’altra se non per motivi di lavoro, salute o urgenza o per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È possibile andare nelle seconde case (ma solo con il proprio nucleo familiare, e se la casa è di proprietà o presa in affitto da prima del 14 gennaio). Ma in alcune regioni (Alto Adige, Val d’Aosta, Toscana e Sardegna) non si può entrare da fuori regione, anche se si è proprietari di casa, se non residenti. In Campania vietate le seconde case anche ai residenti, mentre la Sicilia chiede un tampone negativo.

Da sabato 3 a lunedì 5 aprile

Nel weekend di Pasqua spostamenti fuori Comune consentiti per andare a trovare - una sola volta al giorno - familiari e amici, al massimo in due e senza contare gli under 14. Resta comunque il divieto di spostarsi al di fuori dei confini regionali. Infine, per i riti della Pasqua, la messa del sabato sera verrà anticipata di qualche ora per rispettare il coprifuoco, come già avvenuto a Natale, mentre la domenica di Pasqua saranno celebrate più messe per consentire a più persone di partecipare in sicurezza.

Vietato scambiarsi il segno di pace. Il chiarimento del Viminale arriva dopo la richiesta dell'Astoi, associazione dei tour operator italiani, di chiarire se - viste le restrizioni imposte dal Dpcm del 2 marzo - era consentito andare in aeroporto "in caso di viaggi per turismo verso destinazioni estere non interdette".

Viaggi all'estero

In vista delle vacanze pasquali con una nota il ministero dell’Interno ha confermato che è possibile andare all’estero per turismo e si può quindi raggiungere l’aeroporto anche se si trova in una regione arancione o rossa. E scoppia la polemica. Critica Federalberghi: "Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia". 

Il Viminale spiega che "sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento". È dunque consentito muoversi purché "muniti di autocertificazione".

Non è però possibile recarsi in qualunque Paese, viste le restrizioni presenti in alcuni Stati per via dell'emergenza sanitaria.

Questi i Paesi in cui è possibile andare: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco
 

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