Nuovo Dpcm: 2 regioni in zona rossa domenica (Lombardia-Sicilia), 10 o 12 arancioni. Palestre chiuse fino a marzo

Nuovo Dpcm: 2 regioni in zona rossa domenica (Lombardia-Sicilia), 10 o 12 arancioni. Battaglia sui bar
Nuovo Dpcm: 2 regioni in zona rossa domenica (Lombardia-Sicilia), 10 o 12 arancioni. Battaglia sui bar
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Giovedì 14 Gennaio 2021, 20:02 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 13:00

 Quasi tutta Italia in zona arancione e il divieto di spostarsi tra le regioni fino al 15 febbraio, con Lombardia e Sicilia che da domenica potrebbero essere le prime zone rosse del 2021. Entrerà in vigore nelle prossime ore la nuova stretta per evitare che anche l'Italia finisca nella stessa situazione di Gran Bretagna e Germania, costringendo il governo all'unica soluzione possibile in quel caso: un nuovo lockdown nazionale.

Le ultime modifiche al Dpcm valido dal 16 gennaio sono state illustrate dall'esecutivo nella riunione con le Regioni, i Comuni e le province, precedute da una premessa del ministro della Salute Roberto Speranza: «la situazione non può essere sottovalutata, lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova, forte ondata» del virus.

Nessun passo indietro, dunque, con il rinnovo di tutte le misure già in vigore a partire dal coprifuoco dalle 22 alle 5, le scuole superiori in didattica a distanza al 50% e l'inasprimento delle soglie per accedere alle zone con restrizioni, introdotte con il decreto approvato mercoledì: con Rt 1 o con un livello di rischio 'altò si va in arancione, con Rt a 1,25 in rosso. Anche perché gli esperti già conoscono i dati che la cabina di regia analizzerà nelle prossime ore: tutti gli indicatori sono peggiorati nella settimana che si sta per concludere.

 

E in base all'ultimo monitoraggio, con le modifiche introdotte dal decreto, solo 6 regioni rimarrebbero gialle: Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d'Aosta. Tutte le altre rischiano l'arancione, con la Lombardia e la Sicilia molto probabilmente in zona rossa. Se però a mandare in rosso la Lombardia sono i numeri, a far scattare le restrizioni più dure in Sicilia è la richiesta del presidente Nello Musumeci, che sarà accolta da Speranza. Qualche modifica rispetto alle bozze il governo però l'ha fatta. Il divieto di spostamento tra le regioni, comprese quelle gialle, sarà in vigore fino al 15 febbraio e non più al 5 marzo. Fino a quella data sarà invece valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa.

Zona rossa e visite

 

Anche nelle zone rosse sarà possibile andare a casa di amici e parenti, in massimo due persone. «Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata - si legge nella bozza - è consentito nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale». Chi vive nei comuni con meno di 5mila abitanti, dice ancora il decreto, potrà invece spostarsi per una distanza non superiore ai 30 km dal confine, con esclusione dei capoluoghi di provincia».

Spostamenti regioni

 

E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia. Sul divieto della vendita da asporto per i bar dalle 18, fortemente criticato dalle Regioni, il governo invece ha aperto. «Non porta vantaggi significativi sul piano della prevenzione e al contrario rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di tensione sociale ed economica sui territori» ha detto il presidente della Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini a nome di tutti i governatori. La risposta è arrivata dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia: l'esecutivo manterrà la norma per evitare casi di movida, ma palazzo Chigi e il Mise sono al lavoro per «limitare al massimo i divieti» alle sole bevande e alcolici. Sempre Boccia ha garantito, nonostante la crisi di governo, «massima priorità» per i ristori a tutte le attività costrette a fermarsi. Chiuse anche palestre e piscine - anche se si continua a lavorare per consentire la ripresa almeno agli sport individuali nelle zone gialle - così come cinema e teatri. È confermata, invece, l'apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali. Il documento prevede anche la riapertura degli impianti sciistici dal 15 febbraio, ma solo dopo l'adozione di linee-guida apposite.

Zona bianca

 

Con il decreto viene infatti introdotta la 'zona bianca, in cui le uniche restrizioni sono il distanziamento e l'uso della mascherina. Ma i parametri per entrarci - 3 settimane consecutive di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti e un rischio basso - fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa trovarcisi.

Bar, battaglia sull'asporto

Stop all'asporto dopo le 18 per chi svolge come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati): lo prevede la bozza di Dpcm messa a punto dal governo. 

«Come Regioni - ha detto Stefano Bonaccini, il presidente della Conferenza delle Regioni - abbiamo ribadito la nostra forte preoccupazione riguardo l'ipotesi di un divieto di asporto per i bar dopo le ore 18, che non porterebbe vantaggi significativi sul piano della prevenzione sanitaria e al contrario rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di tensione sociale ed economica sui territori, in particolare ai danni di categorie già fortemente colpite dalle restrizioni in queste settimane». Positivo, ha inoltre sottolineato, «l'impegno del Ministro dell'Economia per uno scostamento di bilancio che consentirebbe ristori alle categorie economiche che saranno colpite dalle necessarie misure restrittive. Lo consideriamo necessario e ci aspettiamo un'applicazione certa e rapida».

Stop spostamenti tra regioni gialle sino al 15 febbraio

Il divieto di spostamento tra le regioni sarà in vigore fino al 15 di febbraio e non fino al 5 marzo. È quanto prevede il testo definitivo del decreto legge secondo quanto avrebbe spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della riunione con le Regioni. Nella bozza che era entrata in Cdm gli spostamenti erano vietati dal 16 gennaio al 5 marzo, anche tra regioni gialle.

Crociere

Via libera alle crociere. La bozza del Dpcm in vigore dal 16 gennaio afferma che «i servizi di crociera da parte delle navi passeggere di bandiera italiana possono essere svolti nel rispetto delle specifiche linee guida validate dal Comitato tecnico scientifico».

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