Zangrillo: «Quarantena fa contenti i lavativi. Da Omicron no impatto su ospedali, perché raccontare altro?»

Zangrillo: «Con Omicron non c'è impatto su ospedali, perché raccontare altro?»
Zangrillo: «Con Omicron non c'è impatto su ospedali, perché raccontare altro?»
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Lunedì 27 Dicembre 2021, 15:48 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 08:55

La variante Omicron di Sars-CoV-2 tiene di nuovo il mondo col fiato sospeso. Il timore delle autorità sanitarie è che un'esplosione dei contagi legata alla maggiore trasmissibilità del nuovo mutante possa annullare l'effetto benefico di una potenziale minore gravità e generare ugualmente una pressione insostenibile sui sistemi sanitari. «Ma in questo momento fortunatamente non sembra così», obietta Alberto Zangrillo, prorettore dell'università Vita-Salute San Raffaele di Milano e direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell'Irccs ospedale San Raffaele, interpellato dall'Adnkronos Salute.

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«I numeri ci dicono che per ora non sta accadendo. Se qualcuno sostiene il contrario si assuma la responsabilità di gridare 'al lupo al lupo'». «L'Italia è bloccata», osserva lo specialista che in questi giorni ha più volte segnalato via Twitter quello che secondo la sua visione non sta andando per il verso giusto, dalle quarantene per i contatti asintomatici di persone positive alla richiesta eccessiva di tamponi.

Poi guarda al fronte sanitario e conferma: «Questa sera in Pronto soccorso mi sono fermato a parlare con i ragazzi della Croce Bianca: 'A Milano nessuna pressione, solita routine'. Perché i media ci raccontano altro?», twitta. Poco fa, un altro tweet eloquente: «L'isolamento preventivo in quarantena domiciliare per i contatti asintomatici di persone positive è norma che bloccherà l'Italia e farà contenti i lavativi»

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