Willy Monteiro, l'ira degli amici: «I fratelli Bianchi erano furie, lo sapevano tutti. Non doveva accadere»

Willy Monteiro, l'ira degli amici: «Quei fratelli erano furie, lo sapevano tutti. Non doveva accadere»
Willy Monteiro, l'ira degli amici: «Quei fratelli erano furie, lo sapevano tutti. Non doveva accadere»
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Lunedì 7 Settembre 2020, 13:40 - Ultimo aggiornamento: 16:03

Willy Monteiro, Colleferro fatica a riprendersi dopo le follie nella notte tra sabato e domenica. Il giovane, 21 anni, è stato colpito a calci e pugni, anche in testa, fino a rimanere esanime sull'asfalto. Una vera e propria punizione sulla quale gli inquirenti devono fare ancora luce. Willy Monteiro Duarte, di origini capoverdiane, abitava a Paliano, nel frusinate. I carabinieri hanno proceduto subito agli arresti di quattro ventenni. Hanno tutti precedenti di polizia chi per lesioni, due per stupefacenti e non erano nuovi a risse, botte e minacce. Li avevano soprannominati la banda di Artena, paese nel passato era stato terra di briganti. Picchiavano, facevano paura, spavaldi e forti dei loro muscoli e tatuaggi. Si tratta di Francesco Belleggia, 23 anni, Mario Pincarelli, 22 anni e dei fratelli Gabriele e Marco Bianchi di 25 e 24 anni. Sono tutti accusati di omicidio preterintenzionale in concorso.

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Un amico: quei fratelli li conoscevano tutti

«Non si può morire a 21 anni così. Li conoscevano tutti qui quei due fratelli. Da due anni litigano e picchiano con le stesse modalità, sono stati autori di altri pestaggi». A raccontarlo Alessandro, un amico di Willy, il ragazzo ucciso a Colleferro, arrivato sul luogo dell'aggressione del 21enne. «Con uno di loro ho litigato pochi mesi fa perché dava fastidio a un mio amico - aggiunge - La rabbia è che non è la prima volta che fanno così. Si poteva evitare».
 

L'ho visto a terra, non respirava più» 

«Eravamo molto amici, frequentavamo da tempo la stessa comitiva. Ero lì davanti, l'ho visto morire. Non potrò mai togliermi la scena dalla testa, non respirava più». Così all'Adnkronos Lorenzo, un amico di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso sabato notte a Colleferro nel corso di una rissa, che è rimasto accanto al giovane durante i suoi ultimi istanti di vita. «È stato tutto molto veloce - aggiunge - sono rimasto vicino a lui per un'ora, forse meno. Quelli erano delle furie. Non ricordo molto bene. Sono ancora sotto choc, sono due giorni che non dormo e rivivo quei momenti. Queste cose non si dimenticano». «Willy qui lo conoscevano tutti. Un ragazzo solare, silenzioso, buono, non avrebbe mai fatto male ad una mosca. Una tragedia incredibile», concluse Lorenzo.

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