Virus, strappo dei governatori del centrodestra: «Certezze o dal 18 riapriamo da soli». Boccia frena: «Via libera, ma differenze tra regioni»

Virus, strappo dei governatori del centrodestra: «Certezze o dal 18 riapriamo da soli»
Virus, strappo dei governatori del centrodestra: «Certezze o dal 18 riapriamo da soli»
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Domenica 10 Maggio 2020, 13:12 - Ultimo aggiornamento: 13:52

I governatori di Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sardegna, Umbria, Veneto e il presidente della Provincia autonoma di Trento hanno scritto al Presidente della Conferenza delle Regioni sollecitandolo «a convocare urgentemente per domani un incontro con il Governo al fine di avere assoluta certezza che le linee Inail per le riaperture siano disponibili entro mercoledì e che dal 18 maggio ogni territorio possa consentire la ripartenza. Una prospettiva che, qualora fosse disattesa, porterà ad agire autonomamente».
«Dal 18 ci sarà una nuova fase, che porterà a una differenziazione territoriale», dice il ministro Francesco Boccia. «Noi stiamo lavorando per far ripartire questa differenziazione territoriale dal 18 maggio - aggiunge -: potranno riaprire gran parte delle attività economiche», ma «non possiamo far ripartire attività senza protocolli di sicurezza».


Luca Zaia, dovernatore del Veneto, sul lockdown per il coronavirus intanto dice: «Chiediamo che si riapre tutto dal 18 maggio, il 1° giugno è l'era glaciale: è fondamentale che per le riaperture si deleghino le regioni. Il virus è artificiale? Non lo dico io, ma il mondo scientifico. «Condividendo lo spirito della richiesta e la necessità di avere chiarezza, anche per poter dare per tempo le dovute informazioni, ho condiviso con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che già domani sarà convocato confronto fra Governo e Conferenza delle Regioni», dice invece Bonaccini.
 

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