Violenza sulle donne: l'Alto Adige propone una legge per ridurre le aggressioni. Deeg: «I dati sono impressionanti»

Legge contro la violenza sulle donne: l'Assessora alle politiche sociali della Provincia di Bolzano, Waltraud Deeg, propone un provvedimento per ridurre le aggressioni
Legge contro la violenza sulle donne: l'Assessora alle politiche sociali della Provincia di Bolzano, Waltraud Deeg, propone un provvedimento per ridurre le aggressioni
2 Minuti di Lettura
Martedì 31 Agosto 2021, 19:26

«Vogliamo creare le condizioni affinché l'Alto Adige possa essere libero dalla violenza contro le donne ed i loro figli». Queste, le parole dell'assessora alle politiche sociali della Provincia di Bolzano, Waltraud Deeg, che annuncia una nuova legge contro la violenza alle donne. Il nuovo provvedimento, che modificherà quello della fine degli anni Ottanta, sarà incentrato sulla prevenzione che, come sottolinea Deeg, «comincia dal linguaggio».

Leggi anche - Violentata a 16 anni a una festa di compleanno al bowling, i gestori le offrono ingressi omaggio per farla tacere

E continua Deeg: «I dati sono impressionanti. Nel 2020, sono state 580 le donne accompagnate da uno dei centri antiviolenza operanti in provincia e 135 di esse sono state accolte in un servizio residenziale». 

Sono previste, poi misure di tutela e di sostegno oltre ad attività di sensibilizzazione. Ma la novità sarà un tavolo di coordinamento permanente tra strutture e realtà attive sul tema, già operante a livello provinciale, che nelle intenzioni dell'assessora, «va collegato strettamente» anche a livello territoriale, con sportelli e reti antiviolenza locali, anche a livello dei 116 comuni, che «dovrebbero dotarsi di un referente per la violenza di genere».


Oltre ad un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza, la legge prevedrà l'avvio di un "training" rivolto agli aggressori. Si tratta di corsi "anti-violenza" ai quali, però, l'adesione potrà essere solo volontaria. «Qui vediamo i limiti della nostra competenza - ammette Deeg - perché non abbiamo la potestà legislativa per imporli». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA