Ucciso dall'esplosione a Ottaviano, Vincenzo era appena tornato in fabbrica: l'ultimo post da casa con il cagnolino

Ucciso dall'esplosione a Ottaviano, Vincenzo era appena tornato in fabbrica: l'ultimo post da casa con il cagnolino
di Francesco Gravetti
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Martedì 5 Maggio 2020, 22:03 - Ultimo aggiornamento: 23:24

La passione per il calcio, le foto da postare su facebook per trascorrere il tempo durante il lockdown, ma anche l’attaccamento alla fabbrica in cui lavorava da venti anni. Vincenzo Lanza, l’operaio che ha perso la vita nel corso dell’esplosione avvenuta nel pomeriggio nella Adler di Ottaviano, era un punto di riferimento per i colleghi ma anche per le maestranze: esperto e affidabile, aveva la capacità di scherzare con tutti e tenere alto il morale, magari discutendo del Napoli, la squadra di cui era tifosissimo.
 

 


55 anni, residente in via Cesare Ottaviano Augusto, la strada che porta a Palazzo Mediceo, Vincenzo  domenica 3 maggio, il giorno prima di tornare al lavoro, aveva postato su facebook una foto col suo cucciolo, con un commento ironico: «Vita da cani». Era il suo modo di sdrammatizzare una situazione difficile, di trovare sempre e comunque il modo per sorridere.

 

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