Nubifragio a Verona, chi è l'uomo rimasto sott'acqua: «Mezz'ora fermo, poi qualcuno mi ha tirato su»

Nubifragio a Verona, chi è l'uomo rimasto sott'acqua: «Mezz'ora fermo, poi qualcuno mi ha tirato su»
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Martedì 25 Agosto 2020, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 10:40

«Il nubifragio ha divelto la porta e la finestra del mio laboratorio, così mi sono trovato davanti a un muro di acqua e ghiaccio. Sono rimasto fermo mezz'ora, poi si sono rotte le finestre vicine e ce l'ho fatta ad uscire, qualcuno mi ha aiutato tirandomi su». Se l'è vista davvero brutta Daniele Iattarelli, il giovane odontotecnico diventato il simbolo del disastro a Verona, quando un 'uragano' di vento e grandine in brevissimo tempo ha sconvolto la città, sommergendo d'acqua ogni strada e piazza.

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È lui l'uomo ripreso in un video mentre con l'acqua ormai al collo cerca di mettersi in salvo, in un fiume di fango e grandine, allungando le braccia verso l'alto per cercare un appiglio a cui tenersi, vicino a Ponte Pietra. Immagini, riprese da alcuni ragazzi in auto, su un piano strada più alto rispetto a dov'era l'uomo, che hanno fatto il giro del mondo grazie ai social.
«Sono riuscito a scavalcare una finestra rotta ed avvicinarmi alla porta - racconta l'odontotecnico -, ma l'acqua mi aveva raggiunto alla gola. Avevo molta paura». «Però sono riuscito a raggiungere le scalette che portano al Lungadige, che si trova ad un livello più alto della via del mio laboratorio. Alcuni signori mi hanno aiutato anche a cambiarmi ed eccomi qua: tanto spavento, ma sono salvo. Però ho perso tutto». 

«I danni sono devastanti devo buttare via ogni cosa, 12 anni di sacrifici e di investimenti» spiega l'uomo tra tra le lacrime. Per un'incredibile coincidenza, a poca distanza da dove si trova il suo laboratorio una targa ricorda il livello raggiunto dall'Adige il 17 ottobre del 1882, quando il fiume seminò morte e distruzione nella Verona di fine XIX secolo. Una tragedia che cambiò radicalmente il volto della città, portando alla costruzione dei grandi argini nei quali ora l'Adige scorre più sicuro.

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