Vasco: «Mio figlio condannato per un incidente, è una sentenza ingiusta»

Vasco: «Mio figlio condannato per un incidente, è una sentenza ingiusta»
di Elena Gianturco
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Mercoledì 13 Ottobre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:24

Nuova sentenza, nuova tegola sul mondo dei vip. Stavolta sul banco degli imputati c’è Davide Rossi, figlio del Vasco nazionale: è stato condannato a un anno e 10 mesi di carcere con revoca della patente per lesioni personali stradali gravi e omissione di soccorso in un incidente automobilistico avvenuto nel settembre 2016 a Roma. Un verdetto «profondamente ingiusto» per il rocker di Zocca, che difende il figlio con le unghie e chiede verità con la V maiuscola.

«Sono amareggiato per la sentenza che mi sembra profondamente ingiusta - dice Vasco - perché sono state accolte solo le tesi dell’accusa. Sono convinto che Davide ha detto la verità e ho fiducia nella magistratura che, spero, ristabilirà in appello la Verità». La decisione del tribunale monocratico della Capitale fa indignare anche Davide, pronto ad andare in appello. «È morta la giustizia - ha commentato il 35enne figlio d’arte dopo la sentenza - c’era anche un cid firmato a testimoniare tutto, hanno preso i soldi dell’assicurazione, è veramente assurdo, non me lo spiego.

Purtroppo penso che questo sia avvenuto anche perché mio padre è una persona in vista».

Il giorno dell’incidente, secondo la procura capitolina, Davide si trovava a bordo della sua Audi all’altezza dell’incrocio tra via Donato e via Galimberti. Lì non si sarebbe fermato al segnale di stop, scontrandosi con un’auto sui cui viaggiavano due donne che hanno riportato ferite guaribili in oltre 40 giorni. Andandosene infine senza prestare soccorso. Con lui c’era un amico, Simone Spadano, condannato a nove mesi per favoreggiamento. Al secondo imputato viene contestato di aver detto il falso, ovvero che era lui al volante al momento dell’incidente. Nel corso del processo Davide Rossi aveva dichiarato di avere chiesto al suo amico «di fare il cid e di essersene andato con la ragazza che era in auto con noi, perché era molto scossa dall’incidente. Sapendo che stavano facendo il cid ero tranquillo. Non navigo nell’oro e non ho un lavoro stabile. I giornali hanno scritto cose allucinanti su di me, ma mi prendo pregi e difetti di essere figlio di Vasco».

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