Variante Omicron in Italia, il ministero chiede alle Regioni di rafforzare il tracciamento e il sequenziamento ma specifica: mancano ancora dati. In via precauzionale, in seguito all'arrivo della variante Omicron proveniente dal Sudafrica, il ministero della Salute, raccomanda in una circolare firmata dal direttore della prevenzione Gianni Rezza, inviata alle Regioni, di rafforzare e monitorare le attività di tracciamento e sequenziamento in caso di viaggiatori provenienti da Paesi o in caso di focolai caratterizzati da rapido ed anomalo incremento di casi e applicare tempestivamente e scrupolosamente le misure già previste previste per la quarantena e l'isolamento già previste per la variante Delta.
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Il gruppo indipendente di esperti OMS «Technical Advisory Group on SARS-CoV-2 Virus Evolution (TAG-VE)» ha classificato la variante B.1.1.529 come VOC (Variant of Concern), attribuendo la denominazione di variante Omicron, spiega Rezza nella circolare. È finora rilevata in Botswana (6), Sud Africa (59), Hong Kong (2) e Israele (1) secondo i dati riportati nel database GISAID EpiCoV.
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«Si teme che l'elevato numero di mutazioni della proteina spike possa portare a un cambiamento significativo delle proprietà antigeniche del virus, ma finora non sono state effettuate caratterizzazioni virologiche e non ci sono prove di modificazioni nella trasmissibilità, nella gravità dell'infezione, o nella potenziale evasione della risposta immunitaria», si legge nella circolare firmata dal direttore alla prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza alle Regioni sulla variante Omicron. Questa caratteristica può essere utilizzata per una rapida identificazione se non vi sia contemporanea circolazione di altre varianti simili.