Vaccino Pfizer, il primo rapporto Ema: «È sicuro, nessun problema anche negli anziani»

Vaccino Pfizer, il primo rapporto Ema: «È sicuro, nessun problema anche negli anziani»
Vaccino Pfizer, il primo rapporto Ema: «È sicuro, nessun problema anche negli anziani»
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Venerdì 29 Gennaio 2021, 11:17

Il vaccino Pfizer-BioNTech anti coronavirus è sicuro. A scriverlo, nel primo rapporto aggiornato sul vaccino, è l'Agenzia europea del farmaco (Ema) a poco più di un mese dall'approvazione e dal conseguente inizio delle somministrazioni in tutta Europa. Secondo i primi dati raccolti dalla sua immissione in commercio, il vaccino conferma di essere sicuro, scrive l'Ema: le «segnalazioni di sospette reazioni allergiche gravi non hanno identificato nuovi aspetti riguardanti la natura di effetti collaterali noti» e «nessun problema specifico per la sicurezza è stato identificato per l'uso del vaccino in soggetti anziani fragili».

«I vantaggi - conclude Ema - di Comirnaty nella prevenzione del COVID-19 continuano a superare i rischi e nessuna modifica è consigliata riguardo all'uso».

Inoltre la vaccinazione non ha alcun collegamento con i decessi post-vaccinazione segnalati e nessun nuovo effetto collaterale. L'agenzia ha analizzato i decessi, compresi quelli di anziani fragili, e ha concluso che «i dati non mostrano un collegamento tra la vaccinazione» con il Comirnaty (il nome del vaccino Pfizer-BioNTech) «e non destano preoccupazioni per la sicurezza».

Pfizer: seconda dose necessaria per anticorpi

In riferimento all'aggiornamento delle indicazioni per il vaccino da parte di Ema, Pfizer ha poi affermato in una nota la necessità di somministrare la seconda dose tre settimane dopo la prima: i risultati dello studio di fase 3 del vaccino anti-Covid Pfizer-BionTech, scrive la casa farmaceutica, «hanno dimostrato che, sebbene una protezione parziale del vaccino appaia già dopo 12 giorni dalla prima dose, due dosi del vaccino sono necessarie per fornire la massima protezione contro la malattia, ovvero un'efficacia del vaccino del 95%. Non ci sono dati per dimostrare che la protezione dopo la prima dose sia mantenuta dopo 21 giorni». 

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