Vaccino in Gran Bretagna, Guido Rasi (ex Ema): «Procedura è stata un azzardo, se qualcosa non va noi la troveremo»

Vaccino in Gran Bretagna, l'Ema: «Procedura è stata un azzardo, se qualcosa non va noi la troveremo»
Vaccino in Gran Bretagna, l'Ema: «Procedura è stata un azzardo, se qualcosa non va noi la troveremo»
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Mercoledì 9 Dicembre 2020, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 15:48

L'Ema, Agenzia europea per i medicinali, «sta facendo una revisione attenta di tutti i casi, a differenza del Regno Unito che ha messo il timbro su quello che ha consegnato l'industria. Stanno rivedendo anche il piano di produzione e di distribuzione a livello mondiale, ma dopo il 29 non c'è bisogno di attendere, infatti i primi di gennaio si partirà in Italia» con la somministrazione. Lo ha detto a Buongiorno, su Sky TG24, l'ex direttore esecutivo dell'Ema Guido Rasi che ha preso le distanze sulla procedura d'emergenza attuata dal MHRA britannica per dare il via libera alla somministrazione nel Paese. 

«Il mio personale parere - ha aggiunto Rasi - è che in UK siano stati incauti, è un piccolo azzardo, anche se il vaccino è un 'trucco' per far fare al sistema immunitario il lavoro del farmaco, quindi è raro che vada male». La procedura di emergenza scelta dal Regno Unito per Rasi «ha un rischio molto basso, ma è un rischio da non prendere mai.

Tra l'altro hanno fatto la valutazione solo su un lotto, quindi dovranno rifare lo stesso lavoro per i lotti successivi. Non è una buona idea prendere i dati che ti consegna l'industria, mettere il timbro e distribuire, anche se ci sono tutti i presupposti perché siano buoni e confermati. Viene meno un aspetto di garanzia».

«Se c'è una sola cosa che non è stata vista, che non va - ha aggiunto Rasi - è molto probabile che i due-trecento esperti dell'Ema la troveranno o daranno indicazioni più precise ad esempio diranno su chi non va usato e su chi è meglio usarlo. Queste cose hanno grande importanza a lungo termine, venti giorni non cambiano nulla se poi consentono alla campagna di essere svolta in modo efficace, continuo e veloce».

Il vaccino sarà la bacchetta magica? «Alla fine sì, ma ci vorrà del tempo-ha concluso Rasi- Dobbiamo cercare di non peggiorare le cose appena inizia a circolare il vaccino pensando che sia tutto finito. Ci vorranno sette o otto mesi, ma sarà sicuramente la soluzione. Ô l'inizio della fine della pandemia». 

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