Vaccino Covid, l'idea di San Marino: «Chi lo rifiuta e si ammala, si pagherà le cure»

Vaccino Covid, l'idea di San Marino: «Chi lo rifiuta e si ammala, si pagherà le cure»
Vaccino Covid, l'idea di San Marino: «Chi lo rifiuta e si ammala, si pagherà le cure»
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Martedì 15 Dicembre 2020, 22:53

Ora che il vaccino contro il Covid si avvicina sempre di più, i vari paesi del mondo stanno decidendo le linee-guida sulla somministrazione. Ferma restando, nella stragrande maggioranza dei paesi, la gratuità del vaccino, in molti si chiedono se sarà necessario anche renderlo obbligatorio. Un dubbio spinoso, ma da San Marino arriva un'idea molto interessante.

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La Repubblica del Titano, in attesa di avere le prime scorte di vaccino che arriveranno dall'Italia, non ha intenzione di imporre l'obbligo ai suoi cittadini. A San Marino, però, si discute sulla libertà di scelta e il segretario di Stato, Roberto Ciavatta, ha proposto all'organo di governo, il Congresso di Stato, di costringere chi rifiuta il vaccino a pagare le spese sanitarie di tasca propria, in caso di contagio e malattia.

 «Gli esperti della commissione vaccini dell'Istituto di sicurezza sociale, si sono detti d'accordo - ha precisato il ministro Ciavatta - Il vaccino a San Marino sarà gratuito e disponibile per la popolazione e qualora si decida di non sottoporsi per scelta e non perché si fa parte di categorie escluse, come ad esempio gli allergici o per altri motivi sanitari, allora si dovranno pagare le cure per un eventuale contagio».

La sanità sammarinese per i cittadini del Titano è totalmente gratuita.

Ma in Repubblica una soluzione per i 'no vax' la si era già trovata qualche anno sulle vaccinazioni dei bambini. L'ordinamento sammarinese (legge 23 maggio 1995 n. 69- Art.7 al titolo Obiezioni) stabilisce infatti che i genitori dei bimbi non vaccinati debbano accendere un'assicurazione per danni contro terzi.

«I vaccini a San Marino arriveranno dall'Italia - continua Ciavatta - sarà il ministero della Salute italiano che stornerà per noi una quota parte e quindi anche i tempi di vaccinazione della popolazione sammarinese seguiranno quelli italiani». Va da sè che San Marino avrebbe potuto acquistarli direttamente, come ha fatto la Gran Bretagna, ma per vicinanza territoriale si è optato per seguire l'Italia.

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