Vaccini, Lamorgese: «I giovani e in salute potrebbero ricevere le prime dosi già da maggio»

Vaccini, Lamorgese: «I giovani e in salute potrebbero ricevere le prime dosi già da maggio»
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 15:45

La campagna vaccinale prosegue sotto la giuda del comandante Figliuolo che sta cercando di accelerare soprattutto in alcune regioni e che vuole limitare al minimo gli sprechi per poter mettersi al passo con molti altri paesi europei. Se per prime verranno vaccinate le classi più deboli e a rischio per età e patologie pregresse, quando sarà però l'ora dei giovani in salute?

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La Ministra degli Interni Luciana Lamorgese ha fatto il punto sulla situazione.

Intervistata da Il Messaggero ha sottolineato come anche le giovani generazioni vogliano tornare a vivere una vita normale e ha anticipato che tutto giò potrebbe accadere  partire dall'inizio della prossima estate. «I ragazzi stanno pagando un prezzo molto alto: in termini di assenza forzata dalle aule di scuola e delle Università, di riduzione degli spazi di socialità e della libertà di viaggiare per motivi di studio e di vacanza. In vista dell’estate, per limitare al massimo il contagio, c’è bisogno di uno sforzo straordinario: ora che è stato raggiunto l’accordo con le Regioni per l’utilizzo della rete delle farmacie, tra maggio e giugno dovremmo iniziare a vaccinare anche le classi di età dei più giovani che, notoriamente, si spostano e socializzano più delle altre».

Se verranno rispettati gli accordi con le case farmaceutiche già a partire da maggio di potrebbe procedere alla vaccinazione dei più giovani. In Italia per quel periodo si avranno 52 milioni di dosi di vaccino. Una volta che la struttura organizzativa voluta dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo sarà entrata a regime l'Italia dovrebbe essere in grado di somministrare mezzo milione di dosi di vaccino al giorno, quindi anche alle classi più giovani. Ottimisticamente l'immunità di gregge si potrebbe raggiungere già per settembre ed evitare una nuova ondata nei mesi più freddi come avvenuto lo scorso anno.

Dal portale studentesco Skuola.net insieme al Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell'Università è emerso che i giovani sono dispoibili e pronti a vaccinarsi. Il 54,6% dei giovani che hanno partecipato al sondaggio ha affermato che si vaccinerà sicuramente, mentre un altro 19,8% ha dichiarato di essere tendenzialmente favorevole, il 10,1%, invece, al momento propende per il ‘no' ma non esclude che, in futuro, potrebbe cambiare idea. E l'8,7% dice di non essersi ancora fatto un'opinione a riguardo. Solo il 6,7% sembra essere convinto per un rifiuto totale e definitivo. 

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