La campagna vaccinale prosegue sotto la giuda del comandante Figliuolo che sta cercando di accelerare soprattutto in alcune regioni e che vuole limitare al minimo gli sprechi per poter mettersi al passo con molti altri paesi europei. Se per prime verranno vaccinate le classi più deboli e a rischio per età e patologie pregresse, quando sarà però l'ora dei giovani in salute?
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La Ministra degli Interni Luciana Lamorgese ha fatto il punto sulla situazione.
Se verranno rispettati gli accordi con le case farmaceutiche già a partire da maggio di potrebbe procedere alla vaccinazione dei più giovani. In Italia per quel periodo si avranno 52 milioni di dosi di vaccino. Una volta che la struttura organizzativa voluta dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo sarà entrata a regime l'Italia dovrebbe essere in grado di somministrare mezzo milione di dosi di vaccino al giorno, quindi anche alle classi più giovani. Ottimisticamente l'immunità di gregge si potrebbe raggiungere già per settembre ed evitare una nuova ondata nei mesi più freddi come avvenuto lo scorso anno.
Dal portale studentesco Skuola.net insieme al Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell'Università è emerso che i giovani sono dispoibili e pronti a vaccinarsi. Il 54,6% dei giovani che hanno partecipato al sondaggio ha affermato che si vaccinerà sicuramente, mentre un altro 19,8% ha dichiarato di essere tendenzialmente favorevole, il 10,1%, invece, al momento propende per il ‘no' ma non esclude che, in futuro, potrebbe cambiare idea. E l'8,7% dice di non essersi ancora fatto un'opinione a riguardo. Solo il 6,7% sembra essere convinto per un rifiuto totale e definitivo.