Vaccini, il Mise: «L'anti Covid italiano in 6 mesi»

Vaccini, il Mise: «L'anti Covid italiano in 6 mesi»
di Simone Pierini
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Giovedì 4 Marzo 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 08:33

Produrre i vaccini anti Covid in Italia ora è possibile. O meglio probabilmente lo sarà tra quattro-sei mesi. L'obiettivo è quindi riuscirci entro l'autunno e per questo è stata data un'accelerata a un processo che se fosse partito mesi fa probabilmente avrebbe trovato l'Italia preparata in tempo per la vaccinazione di massa.
«La produzione di vaccini in Italia è una considerazione di carattere strategico, e non in ottica di emergenza», ammette il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che ieri al Mise ha guidato gli incontri per verificare la disponibilità di alcune aziende a produrre i bulk, ossia il principio attivo e gli altri componenti del vaccino anti Covid. Per farlo è necessario che siano già dotate, o in grado di dotarsene a breve, dei necessari bioreattori e fermentatori.

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È stato inoltre appurato che ci sono le condizioni immediate per avviare la fase dell'infialamento e finitura. «L'obiettivo è di rendere l'Italia nel quadro europeo autosufficiente rispetto a fatti, eventi e situazioni che temiamo possano ripetersi nei prossimi anni», ha sottolineato Giorgetti al question time alla Camera.
Il via libera alla produzione potrà però avvenire solo a conclusione dell'iter autorizzativo da parte delle autorità competenti, in un tempo stimato appunto in quattro-sei mesi, forse otto, ma non prima.

Il prossimo passo è già in agenda per oggi e passa per un colloquio tra lo stesso Giorgetti e il commissario europeo Breton, per discutere la disponibilità al trasferimento tecnologico dei brevetti, che è la condizione essenziale per poter poi procedere.


Il ritardo degli incontri ha scatenato l'ira del virologo Roberto Burioni, che da tempo spinge per accelerare in ogni modo la vaccinazione di massa. «Perché questo incontro è avvenuto ora e non a ottobre 2020? - si è domandato su Twitter - se partendo a marzo si produrranno vaccini a settembre, vuol dire che se si fosse partiti a ottobre si produrrebbero vaccini ora. Chi è il responsabile di questo intollerabile ritardo?».
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