La Puglia è una delle Regioni più colpite dalla seconda ondata della pandemia di coronavirus, ed è tra le poche ancora in zona arancione: mentre in tante Regioni la situazione è migliorata ed è arrivata la zona gialla, non è stato così per la Regione guidata da Michele Emiliano. Che deve fare i conti ora con una problematica ostica: il rifiuto del vaccino da parte del personale sanitario.
A denunciarlo oggi è Fabiano Amati, esponente del Pd e presidente della commissione Bilancio e programmazione della Regione Puglia: «Il rifiuto della vaccinazione» anti Covid «tra il personale sanitario ha percentuali preoccupanti, in alcune province si stima circa il 30%, e in tanti stanno addirittura rifiutando il richiamo.
«In generale - prosegue Amati - non si può scegliere di contagiare gli altri, figurarsi in ambito sanitario e per di più nell'ambito delle iniziative di contrasto a una delle più grandi e gravi pandemie registrate nella storia conosciuta dell'umanità. Gli operatori sanitari dovrebbero essere i primi a volere l'ampia diffusione della pratica vaccinale, proprio perché sanno meglio degli altri cosa significhi ammalarsi di Covid-19». «Per questo - conclude - un rifiuto non può essere interpretato come un atto di libertà individuale, ma come disprezzo della salute altrui. A questo punto l'obbligo mi sembra ancor più indispensabile».