"I compiti sono una porcheria" e botte ai bimbi, maestre sospese 8 mesi dall'asilo

"I compiti sono una porcheria" e botte ai bimbi, maestre sospese 8 mesi dall'asilo
"I compiti sono una porcheria" e botte ai bimbi, maestre sospese 8 mesi dall'asilo
di Paola Treppo
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Giovedì 16 Novembre 2017, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 18:39
UDINE - «I compiti sono una schifezza, una porcheria» maestre cacciate dall'asilo. Oltre agli insulti e alle mortificazioni psicologiche, due docenti di una scuola paritaria dell'infanzia dell'hinterland di Udine picchiavano anche i bambini: violenze fisiche che non erano mirate a contenere i comportamenti esuberanti degli piccoli, per evitare che si facessero male litigando tra loro, ma gratuite e senza senso, ad esempio per spostare un bimbo da un posto all'altro. In uno di questi casi la maestra ha strattonato un bambino facendogli sbattere le gambe contro i banchi

​A mettere fine a questa situazione è stata la squadra mobile della polizia di Stato della Questura di Udine. Gli uomini del dottor Massimiliano Ortolan, coordinati dalla Procura friulana, nella giornata di ieri, mercoledì 15 novembre, hanno dato infatti esecuzione all'ordinanza applicativa della misura interdittiva della sospensione dall'esercizio dell'insegnamento nei confronti di due insegnanti, per il reato di maltrattamento nei confronti dei bambini. I maltrattamenti erano fisici e morali. 

​Le docenti strattonavano e trascinavano i piccoli, si rivolgevano loro con toni di voce molto alti e aggressivi, in maniera sistematica, costante. Chi non eseguiva i compiti alla perfezione, o meglio come volevano le insegnanti, veniva di fatto segregato per ore in classe in un angolo, umiliato davanti ai piccoli compagni. Stessa punizione subiva chi veniva sospettato di aver riferito qualcosa a mamma e papà circa quello che succedeva in classe. 

​Le docenti strappavano i compiti dei bimbi se non erano "perfetti" e li definivano «una schifezza, una porcheria». Questa situazione ha causato tra gli allievi grande sofferenza e tensione. Le urla erano costanti e grida "fatte" davanti al naso dei bambini, a pochi centimetri dal volto. I piccoli, inoltre, venivano "processati in pubblico" sottoposti a veri e propri interrogatori fino a che non ammettevano, tristi e rassegnati, le loro "colpe". Sono stati insultati sia i bimbi che pronunciate parole di offesa nei confronti dei loro genitori. Nel registro degli indagati sono state iscritte anche altre due insegnati, oltre a quelle già allontanate dall'asilo. 
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