Tumore renale esteso al cuore "aspirato" senza aprire il torace: intervento di 12 ore, prima mondiale

Tumore renale esteso al cuore "aspirato" senza aprire il torace: intervento di 12 ore, prima mondiale
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Lunedì 31 Dicembre 2018, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 14:47
PADOVA - A Padova una task force di specialisti - cardiochirurghi, urologi, chirurgi epatobiliari - hanno rimosso un tumore renale esteso al cuore aspirandolo senza aprire il torace con nuova tecnica. È la prima volta al mondo che viene effettuato un'intervento del genere - come rileva l'Azienda ospedaliera - con il paziente in recupero che tornerà presto alla sua vita normale. Al paziente, affetto da numerose patologie e già sottoposto ad intervento di triplice by-pass aorto-coronarico, è stato scoperta durante una visita di controllo una patologia renale.

L'esame ecografico prima e la Tc addominale hanno dimostrato la presenza di un tumore renale destro esteso fino al cuore. L'intervento che normalmente viene eseguito in questi casi prevede: l'asportazione del rene coinvolto dal tumore attraverso l'apertura dell'addome e la rimozione del trombo/tumore dal cuore attraverso l'apertura del torace e del cuore con l'ausilio del bypass cardiopolmonare totale in collaborazione tra urologi e cardiochirurghi. Nel caso specifico, per la presenza delle numerose patologie ed in particolare per il pregresso intervento con i bypass localizzati nei siti chirurgici strettamente connessi alla riapertura, l'approccio tradizionale era proibitivo.

Con un intervento di 12 ore, i cardiochirurghi in collaborazione con i cardioanestesiti ed i perfusionisti hanno rimosso il tumore dall'interno del cuore, senza aprire il torace, a cuore battente, senza l'ausilio del bypass cardiopolmonare totale con una solo incisione a livello dell'inguine. Gli urologi hanno proceduto poi con l'apertura dell'addome e l'isolamento della vena cava inferiore e del rene di destra mentre i chirurghi epatobiliari hanno isolato il fegato.
Quindi i cardiochirurghi, gli urologi ed i chirurghi epato-biliari coadiuvati dai cardioanestesisti e dai perfusionisti hanno operato contemporaneamente al tavolo operatorio per l'asportazione del rene, per la rimozione del trombo/tumore dalla vena cava e per prevenire l'embolia polmonare causata da eventuali embolizzazioni di materiale neoplastico. 


«La prima mondiale portata a compimento con successo da una task force di chirurghi dell'Azienda Ospedaliera di Padova chiude nel migliore dei modi un anno di successi della sanità veneta e costituisce un viatico di progresso scientifico non solo per il 2019, ma per gli anni a venire». Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, saluta l'eccezionale intervento che, di fatto, ha chiuso il 2018, con il quale 28 professionisti, cardiochirurghi, chirurghi epatobiliari, cardioanestesisti, perfusionisti e infermieri hanno rimosso un tumore renale esteso al cuore in un paziente di 77 anni, utilizzando una nuova tecnica mininvasiva, senza dover aprire il torace, dopo 12 ore d'intervento. «Il nuovo anno - aggiunge Zaia - si aprirà con una nuova frontiera varcata e altre, ne sono certo, lo saranno in futuro, perché la caratteristica di questi straordinari professionisti, oltre alle ben note capacità cliniche e chirurgiche, è quella di non arrendersi mai, cercando giorno dopo giorno qualcosa in più del giorno prima per aiutare i malati, più o meno gravi essi siano. Sono il simbolo della parola d'ordine di tutta la sanità veneta: mai fermarsi, aggredire le difficoltà gettando in campo il 101%, non esiste la parola resa, almeno fino a che madre natura non decide di prendere il sopravvento sulle capacità dell'uomo».
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