Torre di Pisa, 20 anni dalla riapertura: si è raddrizzata di quasi mezzo metro

Alla riapertura della Torre, c'erano cento giornalisti da tutto il mondo

Evento straordianario: 20 anni dalla riapertura della torre di Pisa, che ora è stabile e si è riaddrizzata di quasi mezzo metro
Evento straordianario: 20 anni dalla riapertura della torre di Pisa, che ora è stabile e si è riaddrizzata di quasi mezzo metro
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Martedì 14 Dicembre 2021, 11:12

Era il 15 dicembre 2001 quando, dopo 12 anni di lavoro, fu scongiurato il pericolo del crollo della torre di Pisa. Con il grido liberatorio: «La Torre è salva», si annunciarva la riapertura al pubblico. Dopo 20 anni, la Torre di Pisa, con 295 scalini per 53 metri di altezza, non rischierà di crollare per almeno trecento anni e forse molti di più. Per onorarla, giovedì sarà ricordata la sua rinascita dall’Opera Primaziale, l’istituzione che da secoli sorveglia e tutela i capolavori di Piazza dei Miracoli e dal Comune di Pisa. E saranno anche diffusi i nuovi dati della salute della Torre, che si è raddrizzata di quasi mezzo metro.

Al Corriere della sera, il direttore tecnico dell’Opera della Primaziale, l’ingegner Roberto Cela, spiega: «È ancora tenuta sotto stretta osservazione da un gruppo di sorveglianza diretto dal professor Salvatore Settis, già direttore della Normale, che si riunisce 4 o 5 volte l’anno per valutare i dati del monitoraggio. Gli ultimi sono ottimi: il campanile sta ancora recuperando in modo lieve la pendenza». Adesso l’Opera Primaziale sta definendo con il ministero dei Beni Culturali e la direzione generale del Patrimonio un accordo per monitorare il monumento via satellite, che sarà complementare con il sistema tradizionale che utilizza i molti sensori di diversa natura dislocati sul monumento ma anche sul prato di Piazza dei Miracoli. «A breve sul campanile saranno anche di nuovo installati i ponteggi, progettati e realizzati appositamente per il restauro del monumento, per iniziare un piano di manutenzione sui marmi e i capitelli della Torre», annuncia l’ingegner Cela. 

In quel noto 15 dicembre del 2001, alla riapertura della Torre, c'erano cento giornalisti da tutto il mondo e non si stancarono di salire e scendere a caccia dell’angolo più nascosto, del particolare che facesse notizia. La prima a varcare l’antico portone fu una turista spagnola, Maria Carmen Navarro, che allora aveva poco più di vent’anni, faceva l’infermiera a Barcellona. Quando arrivò in cima al campanile fu assalita dalle vertigini: «Mi gira la testa — dichiarò sorridendo – ma non so se per l’altezza o per l’emozione».

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