«Ha toccato! Ha toccato il suolo lunare!». È storia il suo annuncio - con quasi un minuto di anticipo, ma dopo una sfiancante maratona tv di 25 ore - dello sbarco sulla Luna. La voce di Tito Stagno, da quel 20 luglio 1969, è rimasta impressa nella memoria degli italiani che in quel giorno indimenticabile erano incollati agli schermi ancora in bianco e nero. Il leggendario giornalista e conduttore se n’è andato ieri, all’età di 92 anni.
Nato a Cagliari nel 1930, Tito Stagno dopo la maturità classica si era iscritto a Medicina ma aveva iniziato a fare il radiocronista, vincendo poi il concorso per telecronisti e finendo al Telegiornale del Canale Nazionale. Nella Rai ha raccontato in diretta diversi avvenimenti importanti, dalle Olimpiadi del 1956 alle visite istituzionali di grandi Capi di Stato, ma in tempi non sospetti ha cominciato a interessarsi alla sfida tra superpotenze per la conquista dello spazio, seguendo con attenzione il lancio dello Sputnik e i primi voli dei sovietici Jurij Gagarin e Valentina Tereshkova. Nel 1966, poi, Tito Stagno è stato invitato a Houston, per studiare tutto sulla missione Apollo 11 della Nasa, che si sarebbe conclusa con successo tre anni dopo.
Lo sbarco sulla Luna è stato seguito da milioni di italiani attraverso la voce di Tito Stagno, affiancato nello studio di via Teulada da Andrea Barbato e dall’inviato negli Stati Uniti, Ruggero Orlando.