Teschio nei boschi di Serle: forse appartiene a Iuschra Gazi, la ragazzina scomparsa nel 2018.

Iuschra Gazi
Iuschra Gazi
di Emilio Orlando
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Martedì 6 Ottobre 2020, 23:17

Un macabro ritrovamento fatto da un cacciatore sulle montagne del bresciano, proprio nella zona dove si erano concentrate le ricerche per ritrovare Iuschra Gazi, ha gettato la famiglia della ragazzina scomparsa e la comunità di Serle nel terrore. Si tratta di un cranio umano di piccole dimensioni, ancora intattatto, affiorato nei boschi tra Caino, Serle e l’altopiano di Cariadeghe. In quell'area scomparve nel nulla la ragazzina di origini bengalesi affetta da autismo nel luglio del 2018. Le ricerche vennero estese in tutta la provincia, con cani molecolari, elecotteri, polizia, carabinieri e volontari ma senza trovare alcuna traccia. Il fatto, che tenne tutta l'Italia con il fiato sospeso avvenne quando Iuschra era in gita con gli operatori della “Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili”(Fobap). ( Nella foto in basso i genitori di Iuschra Gazi durante le prime fasi delle ricerche).

Iuschra la bambina dodicenne scomparsa a Luglio. Un giallo lungo cinque mesi.​





La scomparsa della 12enne Iuschra Gazi, l'educatrice che l'accompagnava patteggia otto mesi per omicidio colposo


Per quell'episodio un' operatrice ha patteggiato otto mesi per omicidio colposo. La procura durante le indagini non ha ritenuto possibile l'ipotesi avanzata più voltre dal padre della ragazzina Mdliton Gazi, secondo cui la figlia poteva essere stata rapita. A causa della sua patologia Iuschra tendeva spesso a scappare e a nascondersi, un comportamento che potrebbe aver reso vano ogni possibile tentativo, di ritrovarla. La famiglia di Iuschra, nonostante l’ingente risarcimento ottenuto, ha sempre sostenuto che la piccola fosse viva e che qualcuno l'avesse rapita. La parola ora spetta ai genetisti forensi per la comparazione del Dna che verrà estratto dal teschio e raffrontato con quello dei familiari di Iuschra.

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