Terrorismo suprematista, in manette un 22enne a Savona. Si ispirava alle SS: «Voleva preparare un attentato»

Terrorismo suprematista, in manette un 22enne a Savona. Si ispirava alle SS: «Voleva preparare un attentato»
Terrorismo suprematista, in manette un 22enne a Savona. Si ispirava alle SS: «Voleva preparare un attentato»
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 12:41 - Ultimo aggiornamento: 16:54

Si ispirava alle SS, incitava alla violenza sulle donne e azioni nelle scuole, come a Utoya. Un giovane di 22 anni, Andrea Cavalleri, di Savona è stato arrestato dalla polizia nell'ambito di un'operazione antiterrorismo in ambienti della destra radicale contigui al terrorismo di matrice suprematista: l'indagato è accusato di aver costituito un'associazione con finalità di terrorismo nonché di aver svolto azione di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale aggravata dal negazionismo.

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L'operazione antiterrorismo della polizia è diretta in particolare ad ambienti della destra radicale contigui al terrorismo di matrice suprematista.

L'attività investigativa, diretta dalla procura di Genova, è condotta dalle Digos di Genova e Savona e dal Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione-UCIGOS. Sono in corso anche 12 perquisizioni nei confronti di persone vicine al 22enne nelle città di Genova, Torino, Cagliari, Forlì-Cesena, Palermo, Perugia, Bologna e Cuneo. 

Si ispirava alle SS

L'indagato è accusato di associazione con finalità di terrorismo e propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale aggravata dal negazionismo. Il giovane savonese arrestato dalla Digos si ispirava al gruppo suprematista statunitense AtomWaffen Division e alle Waffen-SS naziste. Per questo aveva creato anche delle chat dove istigava alla violenza contro gli ebrei. Il ragazzo aveva anche redatto e diffuso sul web documenti di matrice neonazista e antisemita con i quali incitava alla rivoluzione violenta contro «lo Stato occupato dai sionisti» ed alla eliminazione fisica degli ebrei.

Il 22enne era pronto a fare il «salto» e a commettere un attacco. Tra gli obiettivi che lui stesso dichiarava sul web o in chat c'era il compimento di azioni terroristiche di matrice suprematista come quelle realizzate nel 2011 e nel 2019 rispettivamente a Utoya (Norvegia) e Christchurch (Nuova Zelanda). Nelle conversazioni, gli investigatori hanno trovato vere e proprie istigazioni a commettere gesti estremi anche sacrificando la propria vita, incoraggiando lo «school shooting», i massacri nelle scuole, o il «day of the rope», il massacro di chi viene considerato traditore.

Incitava alla violenza contro le donne

Il giovane, insieme con altri coetanei, aveva costituito un'organizzazione denominata «Nuovo Ordine Sociale», di matrice nazionalsocialista, finalizzata al reclutamento di altri volontari e alla pianificazione di atti estremi e violenti a scopo eversivo. Con piattaforme di messaggistica, l'arrestato, appassionato ed esperto di armi e oggettistica militare, affermano gli investigatori, teneva i contatti, diretti o in appositi gruppi, con soggetti che avevano le medesime posizioni ideologiche.

Oltre agli ebrei, il giovane arrestato dalla Digos aveva preso di mira anche le donne. Nelle varie chat monitorate dagli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Chiara Paolucci, il ragazzo diceva di appartenere alla corrente Incel, ovvero gli «involontariamente celibi». Il gruppo prende di mira le donne. Secondo quanto emerso gli Incel addebitano a presunti comportamenti delle donne i loro fallimenti nelle relazioni sentimentali. Sui siti gli Incel istigano all'odio contro il sesso femminile. 

C'è anche un minorenne indagato nell'inchiesta della Digos che ha portato in carcere il suprematista savonese Andrea Cavalleri. I due avevano messo in piedi un canale su Telegram, Sole Nero, al quale erano iscritti più di 400 persone. Per reclutare gli adepti avevano stilato un questionario con 30 domande e in base alle risposte si decideva se ammetterli al gruppo oppure no. «Cosa pensi di Hitler e Mussolini? Vale di più il sangue o il denaro? Cosa pensi degli ebrei?» erano alcuni dei quesiti. A luglio dello scorso anno gli investigatori avevano sequestrato cautelativamente alcune armi al padre di Cavalleri proprio perché avevano capito la pericolosità del ragazzo.

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