Terrorismo, algerino dell'Isis arrestato a Bari: «Partecipò all'attentato al Bataclan»

Terrorismo, algerino dell'Isis arrestato a Bari: «Partecipò agli attentati a Parigi nel 2015»
Terrorismo, algerino dell'Isis arrestato a Bari: «Partecipò agli attentati a Parigi nel 2015»
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Lunedì 8 Marzo 2021, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 10:26

Un algerino di 36 anni, Athmane Touami, alias Tomi Mahraz, è stato destinatario di un provvedimento di fermo per il reato di partecipazione ad organizzazione terroristica dalla Dda di Bari. Touami avrebbe partecipato con diretta attività di supporto agli attentati terroristici al teatro Bataclan, allo Stade de France e agli attacchi armati concentrati nella I, X e XI arrondissement, avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015, a cui avrebbe garantito la disponibilità di documenti contraffatti. L'uomo, secondo quanto accertato dagli investigatori del Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Esterno della Polizia e dalla Digos di Bari, è ritenuto appartenente all'organizzazione terroristica Isis.

Stando alle indagini della Polizia, coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Giannella e dal pm Federico Perrone Capano, con i fratelli Medhi e Lyes Touami, nonché con Hamid Abaaoud Abdel, deceduto in Francia il 18 novembre 2015, con Khalid Zerkani e altri soggetti, alcuni dei quali non ancora identificati e operanti sia in Italia sia in Algeria, Francia, Belgio, Spagna e Siria, Touami avrebbe fatto parte di una cellula terroristica del Daesh-Isis, lo Stato Islamico, come componente dell'ala operante in territorio francese e belga, con collegamenti in Siria e in altri paesi nordafricani, viene riferito. Con il gruppo terroristico - secondo l'accusa - si sarebbe mantenuto in contatto operativo tramite i propri fratelli e altri sodali, tra cui tale 'Fufò o 'Fofa Marsial', soggetto collegato a Ahmed Sami Ben, garantendo ai presunti complici, insieme ai propri fratelli, la disponibilità di documenti contraffatti, nonché supporto alle attività terroristiche del gruppo.

Era in carcere, sarebbe uscito a giugno

Touami era già detenuto nel carcere di Bari nell'ambito di un altro procedimento, con data prevista di scarcerazione il 19 giugno 2021: le indagini su di lui sono cominciate nel maggio 2019 quando, mentre era nel Centro di permanenza temporanea (Cpr) per migranti di Bari, gli agenti della Digos hanno accertato la detenzione di un documento falso, utilizzato per muoversi liberamente nei paesi dell'area Schengen.

Per questo è stato processato e condannato alla pena di 2 anni, in scadenza tra qualche mese. «La imminente scarcerazione dell'indiziato impone, pertanto - si legge nel decreto di fermo - , l'adozione del presente provvedimento pre-cautelare, sussistendo concreti elementi che portano a ritenere che lo stesso, non appena liberato, si darà alla fuga, facendo perdere le proprie tracce».

Contatti anche con gli autori strage Charlie Hebdo

I fratelli Touami, inizialmente coinvolti in diversi procedimenti come borseggiatori a Bruxelles, successivamente si sarebbero specializzati nell'attività di falsificazione e ricettazione di documenti contraffatti, «sviluppando contemporaneamente un processo di radicalizzazione religiosa, anche per effetto dei frequenti e prolungati contatti con soggetti organizzatori di filiere jihadiste e militanti in associazioni terroristiche internazionali», emerge dal provvedimento di fermo notificato oggi in carcere a Bari al 36enne algerino Athmane Touami per terrorismo internazionale.

In particolare «i loro nomi risultano in connessione - si legge negli atti - , sin dal 2010, con alcuni soggetti successivamente coinvolti in attentati terroristici avvenuti nel 2015 e 2016: Amedy Coulibaly, coinvolto il 9 gennaio 2015 nel sequestro di persona di alcuni clienti in un supermercato di Parigi, con la correlata morte di alcuni di essi; Chérif Kouachi, alias Abou Essen, uno degli autori dell'attentato alla sede del giornale francese Charlie Hebdo avvenuto il 7 gennaio 2015 a Parigi; Akrouh Chakib e Abaaoud Abdel Hamid, due degli autori degli attentati commessi a Parigi il 13 novembre 2015». 

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