Tema copiato pubblicato su Fb dalla prof, la preside: «Post rimosso. Al via un'indagine interna»

Ma la professoressa si difende dicendo che lo studente non era riconoscibile

Tema copiato pubblicato su Facebook dalla professoressa
Tema copiato pubblicato su Facebook dalla professoressa
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Martedì 15 Marzo 2022, 13:20 - Ultimo aggiornamento: 13:41

 Tema copiato, voto 1 e post sui social della professoressa: si scatena la polemica sul caso dell'Istituto tecnico superiore De Nicola di Piove di Sacco, in provincia di Padova. «Il post è già stato rimosso dalla docente: la scuola sta avviando una indagine interna per valutare le responsabilità disciplinari»: lo dice Caterina Rigato, preside dell'Istituto. «Prendo atto di questa situazione», sottolinea la preside. 

«Il post è già stato rimosso dalla docente: la scuola sta avviando una indagine interna per valutare le responsabilità disciplinari»: lo dice all'ANSA Caterina Rigato, preside dell'Istituto tecnico superiore De Nicola di Piove di Sacco (Padova), in relazione alla pubblicazione su Facebook da parte di una insegnante, Nora Foggiato, del compito di un alunno.

Una prova che la professoressa ha ritenuto copiato, dandogli il voto 1. «Prendo atto di questa situazione - sottolinea la preside - di cui sono venuta a conoscenza solo stamane».

Secondo quanto riportato dal "Gazzettino", la prof ha pubblicato il tema qualche giorno fa, spiegando il perché di quel voto così pesante. «L'alunno ha 20 anni e frequenta l'ultimo anno - ha scritto nel commento -. Tra tre mesi dovrà affrontare l'Esame di Stato e successivamente cercarsi un lavoro. Ebbene: ha copiato un tema svolto da internet. Gli errori di sintassi o grammatica hanno un valore relativo di fronte a un fatto di questa gravità. Non stiamo parlando di un adolescente fragile, ma di un adulto incapace di prendersi delle responsabilità». Parole pesanti rivolte a uno studente anonimo. Ma nella piccola comunità di Arzergrande, dove la prof è nota, la notizia ha iniziato a circolare, grazie a un passaparola virtuale nelle chat dei genitori. A scatenare la bufera non è stato il voto, correttamente assegnato come le regole dell'istituto prevedono in caso di copiatura, ma proprio la decisione di portare all'attenzione dei social un documento privato

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