Operatori del trasporto disabili sospesi con un messaggio WhatsApp. «Dovete obbedire»

Il segretario generale della Cgil Taranto: « È un atto gravissimo »

Sospesi con un messaggio nella chat WhatsApp: è quanto successo agli operatori del trasporto disabili di Taranto
Sospesi con un messaggio nella chat WhatsApp: è quanto successo agli operatori del trasporto disabili di Taranto
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Venerdì 22 Ottobre 2021, 17:03

«Lei è sospeso dal servizio e abbiamo inviato raccomandata alla quale deve rispondere. Nessun ordine di servizio le è stato assegnato per oggi e per i prossimi giorni. Distinti saluti». Con questo messaggio, inviato via WhatsApp, è stata comunicata la sospensione dal lavoro ad un dipendente del trasporto disabili di Taranto, considerato «disobbediente solo perché aveva chiesto, come suo diritto, di conoscere con anticipo gli orari di lavoro del suo contratto part-time».

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Come denunciano la Cgil e i sindacati di categoria Filt ed Fp Cgil, questo non sarebbe l'unico messaggio. Infatti, con le stesse modalità sono stati avvisati anche altri dipendenti che, da qualche settimana, sono passati dalla ditta Tundo al Raggruppamento temporaneo d'imprese composto da Padovano, Dover e Scoppio.

«Vi ricordiamo che avete l'obbligo, come dipendente subordinato, di obbedire alle direttive gerarchiche del datore di lavoro» si legge in un altro avviso. 

Secondo Mimmo Sardelli, della Funzione pubblica Cgil, e Francesco Zotti, segretario della Filt, questo è «un appalto che non ha dignità. Lo stesso in cui per mesi è stato negato il lavoro ad una operatrice, sospesa solo perché osava chiedere il pagamento degli stipendi».
«La sospensione di un lavoratore attraverso un messaggio WhatsApp - commenta il segretario generale della Cgil di Taranto, Paolo Peluso - è un atto gravissimo che ci dimostra, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto sia utile procedere in appalti delicati come questi, che riguardano il bisogno di assistenza di cittadini fragili, con l'internalizzazione della forza lavoro.

Un gesto di dignità per operatori e assistiti».

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