Super green pass, Matteo Bassetti a Storie Italiane: «Ormai è tardi, il vaccino unica arma»

Il direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova interviene in diretta per parlare di Covid e terza dose

Super green pass, Matteo Bassetti a Storie Italiane: «Ormai è tardi, il vaccino unica arma»
Super green pass, Matteo Bassetti a Storie Italiane: «Ormai è tardi, il vaccino unica arma»
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Lunedì 22 Novembre 2021, 11:40

Matteo Bassetti interviene in diretta a Storie Italiane per parlare di Covid, vaccini e green pass. Per il direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova bisogna distinguere gli eversivi che manifestano in maniera violenta contro la certificazione verde e gli scettici. Lui stesso continua a ricevere minacce di morte dai no vax. Per il Super Green Pass è tardi e davanti all'ipotesi di un nuovo lockdown a Natale spiega: «L'unica arma contro la pandemia è il vaccino. Il lockdown è effimero».

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Matteo Bassetti a Storie Italiane, le misure anti-Covid

Queste le parole di Bassetti ai microfoni di Rai Uno: «Non si può affrontare una componente violenta e criminale alla pari di chi è scettico: bisogna chiaramente dividere due mondi. Da una parte quello delle persone che hanno dubbi e hanno paura e vanno convinte, poi c’è quello che minaccia. La legge deve colpire queste persone, in quanto in questo momento stanno compiendo dei reati. La magistratura deve fare il suo corso e, in tal senso, polizia postale, carabinieri e Digos stanno lavorando. Lo stesso deve valere anche per la violenza verbale che viene commessa da certi personaggi tv... Oggi chi è contro la campagna vaccinale è come se fosse contro lo Stato. Non abbiamo altre risposte: 14 milioni di persone non sono vaccinate e sono due volte la popolazione della Svizzera. Di questi 14 milioni, a mio parere, non ci possiamo permettere di fare a meno, visto che la quarta ondata è già iniziata con numeri importanti. Le misure andavano prese un mese fa, stiamo rischiando grosso».

Matteo Bassetti a Storie Italiane, la terza dose

Bassetti ha concluso sottolineando che le persone più fragili e anziane devono essere messe in sicurezza entro la metà di dicembre con le terze dosi: «Dobbiamo tornare a inoculare 200-300mila dosi quotidiane, perché sono ampiamente scoperte dalla protezione. Il lockdown? Farlo per tutti equivale a combattere una guerra con la clava e la pietra quando ci sono già i carri armati». La scelta del super green pass, inoltre, sarebbe stata efficace ma andava fatta 2-3 settimane fa per vederne i frutti, ora è anche tardi.

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