Stefano Leo, la confessione choc in un audio: «Ecco perché l'ho ucciso. Un colpo al collo perché è più sicuro»

Stefano Leo, la confessione choc in un audio: «Ecco perché l'ho ucciso. Un colpo al collo perché è più sicuro»
Stefano Leo, la confessione choc in un audio: «Ecco perché l'ho ucciso. Un colpo al collo perché è più sicuro»
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Giovedì 17 Ottobre 2019, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 15:47
Stefano Leo fu ucciso ai Murazzi a Torino da un suo coetaneo, un giovane di origini marocchine di nome Said Mechaquat. I particolari della sua confessione erano già noti: Said disse di aver ucciso Stefano senza motivo, solo per togliere la vita a qualcuno che gli sembrava felice. Oggi il Corriere della Sera ha pubblicato l'audio della sua confessione choc: «La questione è molto semplice, volevo prendere a Torino un ragazzo, giovane quanto me», diceva il killer. 

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Il giovane diceva di aver colpito Stefano, lo scorso 23 febbraio il lungo Po Antonelli, per
«togliergli le promesse di figli che avrebbe voluto fare, togliergli una generazione che avrebbe pensato di fare, togliere l'amore ai suoi genitori. Così è stato. Quello era il mio intento». Ricostruendo i fatti davanti agli inquirenti che lo interrogavano, il marocchino raccontava: «Piglio il coltello con la mano sinistra, mi alzo tranquillo (dalla panchina, ndr) lo raggiungo, gli passo davanti leggermente, gli do il colpo al collo, guardo se glielo dato bene poi l'ho superato. Lui già faceva fatica respirare, si è accasciato a terra».

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Quanto al coltello, Mechaquat diceva di averlo già fuori quando Stefano Leo gli è passato davanti. «Non si è accorto di nulla. Di me - aggiunge - non si è accorto nessuno». E agli investigatori che gli domandavano perché ha colpito al collo e non, per esempio, alla schiena, il marocchino rispondeva: «Perché il collo era più sicuro, se buchi il polmone rischi che non muore, è logica».

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Nell'audio si sente poi che il marocchino quando gli inquirenti gli chiedono se era successo qualcosa, fa riferimento alla moglie. «E come se io fossi tua moglie e ti dico che non puoi andare a prendere il bambino...» e agli investigatori che osservavano che da tempo la moglie non gli faceva vedere il bambino, rispondeva: «Ma non è per quello è una questione morale di cuore perché è come se tu dici 'non è normale se ci stanno accoppiati bene e io invece mi sono ritrovato questa che mi ha rubato l'unica cosa che io volevo'», e conclude con «capisce?».
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