Mattia in maschera dai reparti pediatrici a San Pietro: «Io, Spiderman tra i bimbi malati, una missione benedetta da Papa Francesco»

Mattia Villardita "Spiderman" e Papa Francesco
Mattia Villardita "Spiderman" e Papa Francesco
di Fabrizio Ponciroli
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Venerdì 23 Luglio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 07:57

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Mattia Villardita, impiegato di 28 anni savonese, ha fatto suo il motto di Spiderman. Indossando il costume dell’Uomo Ragno sta conducendo una missione speciale: portare un sorriso a tutti quei bambini che soffrono in un letto d’ospedale. Un lungo viaggio che l’ha portato anche a confrontarsi con Papa Francesco e a ricevere il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Mattia, come mai ha scelto proprio Spiderman?

«È sempre stato il mio personaggio preferito. Da piccolo giocavo a calcio, in porta, e Spiderman era quello più affine a quel ruolo. Inoltro ammiro Peter Parker, una persona che, nonostante i poteri, resta umile e vive per il prossimo».

Quando ha deciso di indossare il costume dell’Uomo Ragno per fare del bene?

«Innanzitutto ci tengo a precisare che io sono un volontario, non un cosplayer, infatti non sono mai stato ad una fiera mascherato. Il mio percorso è iniziato quattro anni fa. Dopo un mio personale trascorso ospedaliero durato tanti anni, ho sentito il bisogno di dare una mano. Nel Natale del 2017 dovevo donare un pc ad un reparto per bambini. Con l’allora pediatra Alberto, ora mio caro amico, è nata l’idea di apparire vestito da Spiderman. Nessuno dei bimbi ha fatto caso al pc, tutti si sono accorti di Spiderman».

Ed è così che è diventata la sua missione…

«Esatto, è la mia missione di vita.

Ma non sono quando indosso il costume, anche quando sono semplicemente Mattia. La mia apparizione nei reparti ospedalieri non si esaurisce lì. I genitori si aggrappano a quel simbolo e, quando tolgo il costume, non sparisco. Mattia è lì, pronto a dare una mano. Con alcuni pazienti ho creato un legame fortissimo, è importante esserci».

Una missione che l’ha portata sino ad avere un’udienza con il Papa. Ci racconti.

«Un incontro incredibile e toccante. Una persona che trasmette energia positiva. È come toccare un miliardo e mezzo di persone. È stato surreale, Spiderman, un uomo mascherato, che incontra il Santo Padre. Ne ha parlato tutto il mondo. Sembrava il set di un film».

Che cosa vi siete detti?

«Abbiamo parlato per cinque minuti. Gli ho regalato una mia vecchia maschera di Spiderman, dicendogli che, attraverso quegli occhi, vedo tanta sofferenza nei bambini malati. Anche se lo fa sempre, gli ho chiesto di pregare. Lui mi ha regalato un rosario e mi ha detto di portarlo sempre con me. Poi, sentendo che la gente urlava il nome dell’Uomo Ragno, ha sorriso e mi ha detto di andare a fare qualche foto con i fedeli».

Il prossimo 1° agosto lei sarà ospite allo Spiderman Day al Wow Spazio Fumetto di Milano.

«Alla mattina andrò all’ospedale Niguarda con MediCinema e poi mi consegneranno una targa come Uomo Ragno dell’Anno. L’importante è portare un sorriso ai bimbi, il resto viene di conseguenza. So che sarà possibile ammirare il fumetto del 1962 con la prima apparizione di Spiderman. Non male».

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