Fase 2, spiagge libere: regole per l'estate 2020. Previsto anche qui un vigilante per il rispetto delle distanze

Fase 2, spiagge libere: regole per l'estate 2020. Previsto anche qui un vigilante per il rispetto delle distanze
Fase 2, spiagge libere: regole per l'estate 2020. Previsto anche qui un vigilante per il rispetto delle distanze
di Francesco Malfetano
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Sabato 16 Maggio 2020, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 11:26

Almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone e accesso alle spiagge vietato con una temperatura corporea superiore a 37,5 gradi. Da lunedì, salvo diverse disposizioni locali e in attesa dell'approvazione definitiva, riaprono stabilimenti balneari e spiagge libere. Per frequentarli in sicurezza si dovranno però rispettare alcune regole.

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Per iniziare, tanto negli stabilimenti quanto nelle spiagge libere bisognerà fornire informazioni chiare e comprensibili a tutti (compresi i villeggianti stranieri) e, nel caso, accompagnare gli ospiti agli ombrelloni illustrando a voce le misure. Ai gestori di strutture private si chiede inoltre di indossare le mascherine, predisporre dispenser di igienizzante, favorire le prenotazioni conservandone un elenco per 14 giorni e misurare la temperatura dei clienti, impedendone l'accesso se più alta di 37,5 gradi. A loro ovviamente spetterà anche «regolare e frequente pulizia» di luoghi ed attrezzature. Negli stabilimenti, se possibile, dovranno anche essere predisposti percorsi di entrata e uscita differenziati con l'obiettivo di evitare assembramenti e garantire in qualsiasi situazione la distanza minima di 1 metro. Unica eccezione ammessa sono i componenti dello stesso nucleo familiare o co-abitanti.

Le indicazioni più attese riguardano la gestione degli spazi e sono valide sia per quelli privati che per le spiagge libere. Ogni ombrellone deve avere a disposizione una superficie di almeno 10 metri quadrati «indipendentemente dalla modalità di allestimento». Non solo, quando sdraio e sedie non sono posizionate al proprio posto devono comunque essere ad una distanza di almeno 1,5 m dai vicini. Per questo, nel caso delle spiagge libere, pur sottolineando «l'importanza della responsabilizzazione individuale» si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza che faccia rispettare la distanza di 1 metro tra persone e favorisca gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi. Nessun accenno invece all'attività dei bagnini oggetto di polemiche nei giorni scorsi. Infine, via libera a nuoto e sport individuali - racchettoni compresi - ma stop a beach volley ed attività o giochi di gruppo che possono causare assembramenti.  

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