Berlusconi, come sta l'ex premier ricoverato per Covid. Zangrillo: «Non è in terapia intensiva, sono ottimista»

Berlusconi, come sta l'ex premier ricoverato per Covid. Zangrillo: «Non è intubato, parametri confortanti»
Berlusconi, come sta l'ex premier ricoverato per Covid. Zangrillo: «Non è intubato, parametri confortanti»
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Venerdì 4 Settembre 2020, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 7 Settembre, 15:20

Silvio Berlusconi, come sta l'ex premier ricoverato al San Raffaele di Milano: da ieri notte il leader di Forza Italia, positivo al coronavirus, si trova in ospedale con un principio di polmonite bilaterale. L'ex premier non è in terapia intensiva, non è intubato e la sua situazione clinica è «confortante», ha detto il suo medico Alberto Zangrillo, che ha specificato che Berlusconi resterà in ospedale «per qualche giorno». «Sono ottimista», ha detto Zangrillo, anche se il Cavaliere è un soggetto a rischio e con patologie pregresse, quindi «bisogna restare cauti».

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Inizialmente sembrava che intorno alle 16 dovesse essere reso noto il bollettino medico sulle sue condizioni, ma successivamente c'è stato solo un aggiornamento da parte del dottor Alberto Zangrillo, che poco dopo le 16 ha incontrato la stampa per un primo breve aggiornamento sul quadro clinico del paziente, al quale non è seguita la diffusione di alcun bollettino. 

 

 

LE PAROLE DI ZANGRILLO «La storia inizia il 2 settembre, 48 ore fa: il presidente Berlusconi sottoposto a tampone nasofaringeo, programmato perché aveva soggiornato in luoghi risultati endemici per quanto riguarda il problema che stiamo trattando da qualche mese. Abbiamo rilevato una positività in un soggetto che ho definito asintomatico, cioè privo di rilievi clinici significativi. Nel volgere di qualche ora nella giornata di ieri ho ritenuto di fare una visita e nell'ambito di questa visita ho rilevato un blando coinvolgimento polmonare, per cui ho ritenuto opportuno un approfondimento diagnostico svolto intorno a mezzanotte presso il San Raffaele».

«Le risultanze dell'approfondimento mi hanno consigliato un ricovero ospedaliero, che si è reso necessario perché ci troviamo di fronte ad un soggetto che è divenuto paziente che si può definire a rischio, per l'età e per le patologie pregresse che sono a tutti note. In ossequio ai due paradigmi fondamentali per una lotta intelligente al Sars-CoV-2, che sono la sorveglianza e la tempestività, siamo in un regime di ricovero per una situazione clinica che allo stato attuale è tranquilla e confortante e con indici clinici compatibili con quello che abbiamo osservato prima clinicamente e poi con l'approfondimento diagnostico. Il ricovero si è reso necessario per un attento monitoraggio».

«Il paziente non è intubato, respira autonomamente, i suoi parametri sono confortanti e i risultati mi fanno essere ottimista per i prossimi giorni», continua Zangrillo. «Il regime di ricovero è normale. È in una camera che risponde ai requisiti richiesti dalle leggi regionali in merito alla tutela di terzi e del paziente. Il paziente non è intubato, respira spontaneamente». «Io sono preoccupato per tutti i pazienti con cui abbiamo avuto a che fare, e sono stati un migliaio dal 21 febbraio ad oggi - continua il medico di Berlusconi - l'ossigenoterapia può dare un aiuto in certi casi, non in questo. Il fatto che Berlusconi abbia 84 anni mi porta ad essere cauto». «L'umore non è dei migliori, né il suo né il mio - conclude - resterà qualche giorno in ospedale».

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