Sicilia, boom di nuovi contagi covid ma gli ospedali dovranno dimettere gli asintomatici: «Non ci sono posti»

Coronavirus, in Sicilia boom di nuovi contagi ma gli ospedali dovranno dimettere gli asintomatici: «Non ci sono posti»
Coronavirus, in Sicilia boom di nuovi contagi ma gli ospedali dovranno dimettere gli asintomatici: «Non ci sono posti»
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Sabato 10 Ottobre 2020, 19:45 - Ultimo aggiornamento: 20:01

Coronavirus, preoccupa la situazione della Sicilia: sono 285 i nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore, con 7.741 tamponi e un indice Rt che in Italia è secondo solo alla Campania e che ieri si attestava a 1.22. Gli attuali positivi sono 4.143, di cui 3.721 in isolamento, 387 ricoverati e 35 in terapia intensiva.

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La pressione sugli ospedali della nuova ondata inizia a farsi sentire e anche per questo, come spiega La Repubblica, l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dopo un incontro con alcuni dirigenti, avrebbe inviato una circolare agli ospedali e ai primari dei reparti Covid, che invita a dimettere tutti i pazienti ancora positivi ma senza sintomi evidenti. Per aprire nuovi ospedali Covid la corsa contro il tempo sembra infatti già persa in partenza e questa sarebbe l'unica soluzione per liberare nuovi posti letto per i pazienti con sintomi.

«Si ribadisce la necessità di favorire il turnover dei pazienti in modo da rendere disponibili i posti letto ospedalieri», si legge nalla circolare firmata dai dirigenti Letizia Di Liberti e Mario La Rocca.

L'obiettivo è di rimandare a casa, o al massimo nei Covid-hotel, i malati meno gravi: tutto dipende però dalla possibilità, per i pazienti, di avere in casa una stanza isolata e un bagno da utilizzare esclusivamente. Intanto, si cerca di ricavare nuovi Covid hospital in strutture alberghiere e di garantire i posti letto solo a chi ne ha più bisogno.

Intanto, in Sicilia è iniziata la distribuzione di 1,5 milioni di dosi del vaccino antinfluenzale. L'assessore Razza ha poi spiegato: «La situazione degli ospedali è sotto controllo, abbiamo fatto la scelta consapevole di evitare qualsiasi lockdown. Stiamo valutando solo mini lockdown selettivi in alcune aree, faremo più test possibili per rilevare i positivi». 

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