Il capo le tira lo smartphone in faccia, la denuncia della segretaria: «Avevo chiesto lo smart working»

Colpita al volto in ufficio, la denuncia: «Aggredita dal mio capo dopo aver chiesto lo smart working»
Colpita al volto in ufficio, la denuncia: «Aggredita dal mio capo dopo aver chiesto lo smart working»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Gennaio 2021, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 12:38

Dopo essere stata colpita al volto ha accusato un'emorragia sottocorneale la segretaria 32enne che ha denunciato il direttore della sede di Firenze di Confindustria. I fatti risalgono alla fine di novembre e la donna afferma di essere stata aggredita dal suo capo subito dopo aver chiesto lo smart working. «È stato uno scatto d’ira, colpita involontariamente», fa sapere Leonardo Bandinelli.

Leggi anche > La lettera-appello dell'hostess all'Ad Fabio Lazzerini: «Per noi Alitalia è la famiglia. La faccia risorgere dalle ceneri»

Bandinelli avrebbe lanciato lo smartphone dopo un'accesa discussione. L’impiegata aveva chiesto di lavorare in smart working per non correre il rischio di essere infettata dal coronavirus. Il telefono è stato lanciato due volte anche contro un'altra segretaria. La seconda ha colpito la donna che ha sporto denuncia. «Ma non si tratta di una mera denuncia per lesioni colpose - spiega al Corriere l’avvocato della donna, Mattia Alfano - in questa vicenda c’è lo svilimento del rapporto di lavoro, della persona, il senso di impunità dovuto al rapporto di superiorità gerarchia». 


«Il direttore - si legge nella denuncia - è uscito dalla sua stanza visibilmente arrabbiato con in mano il telefonino e me lo ha lanciato in pieno viso colpendomi al sopracciglio, con violenza estrema... Con l’emergenza Covid ho preferito non andare al Pronto soccorso - e allora il direttore mi ha portata al Fast Aid di Villa Donatello (una clinica privata fiorentina) dove sono stata medicata e refertata.

Nei giorni successivi ho saputo che il direttore non si era assunto alcuna responsabilità davanti al presidente di Confindustria raccontando che avevo sbattuto da sola in ufficio». 


«È stata una circostanza del tutto accidentale e sfortunata - precisa sempre  al Corriere Leonardo Bandinelli -. In realtà ho lanciato il telefono in uno scatto d’ira e sfortunatamente ho preso la collega. Non avevo alcun motivo di prendermela con la signora». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA