Il debutto in classe spacca l'Italia al Nord si parte il 14, al Sud il 24

Il debutto in classe spacca l'Italia al Nord si parte il 14, al Sud il 24
Il debutto in classe spacca l'Italia al Nord si parte il 14, al Sud il 24
di Lorena Loiacono
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 2 Settembre 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 16:19

Dopo 6 mesi di chiusura, la scuola ieri ha fatto le prove generali per la prima campanella prevista per il 14 settembre. Ma sulla data l'Italia si spacca a metà perché le regioni del Sud, come Puglia e Sardegna ma anche Abruzzo, Basilicata, Campania e Calabria, vogliono posticipare al dopo-elezioni, quindi tra il 22 e il 24 settembre. In questo modo si eviterebbero costose e ripetute sanificazioni e si avrebbe più tempo per mettere in campo tutte le misure anti-Covid necessarie.

Leggi anche > Giannelli, il presidente dell’Associazione nazionale dei presidi: «Banchi che non arrivano, spazi da trovare: la scuola non è ancora pronta"



Intanto ieri i primi insegnanti sono rientrati per la programmazione dell'anno scolastico, per i collegi dei docenti e in alcune scuole superiori per i corsi di recupero. Si tratta di quelle lezioni che, dopo la didattica a distanza, dovranno aiutare circa 500mila studenti italiani a recuperare le insufficienze avute in pagella nonostante siano stati tutti promossi. Un primo banco di prova, quindi, che fotografa le novità e le criticità dell'avvio del nuovo anno. Il debutto delle nuove norme anti-Covid non è certo semplice. Servono spazi e banchi monoposto. Per entrare a scuola, scaglionati e mai in gruppo, è necessaria la mascherina: si segue un percorso indicato da una sorta di segnaletica e si arriva al proprio banco. Senza mai avvicinarsi a nessuno più di un metro.

E sono fondamentali l'area-Covid, dove isolare eventuali casi sospetti, i disinfettanti, pulizie e areazione continua degli spazi.

I banchi devono essere monoposto e distanziati: su questo punto il vero banco di prova ci sarà però il 14 settembre, visto che per ora i corsi si fanno con gruppi ristretti di alunni intorno ai 5-6 presenti e lo spazio si trova. Molti istituti però stanno ancora facendo i conti con i lavori di edilizia leggera, per organizzare ambienti didattici lì dove non ce ne sono, cercando soluzioni tampone. In attesa dei 2,4 milioni di banchi monoposto, in consegna fino a fine ottobre, sarà comunque necessario garantire il distanziamento altrimenti anche alle elementari si resta con la mascherina.
riproduzione riservata ®

© RIPRODUZIONE RISERVATA