Scuola al banco di prova, tra classi pollaio e green pass: si rischia l'ingorgo. Oggi il via in 10 regioni

Scuola al banco di prova, tra classi pollaio e green pass: si rischia l'ingorgo. Oggi il via in 10 regioni
di Lorena Loiacono
3 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Settembre 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 10:40

La campanella torna a suonare, per tutti. Ed è questa la scommessa da vincere: tornare a scuola in presenza per restarci più a lungo possibile.

I NUMERI DELLA RIPRESA. Sono 3,8 milioni gli studenti che oggi torneranno tra i banchi, nelle regioni Lazio e Lombardia, Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta e Provincia di Trento. Le scuole di Bolzano hanno già aperto la scorsa settimana e domani tornano anche gli studenti della Sardegna, a seguire la Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana, poi Friuli Venezia Giulia, Sicilia e infine Calabria e Puglia per un totale di oltre 7,4 milioni di alunni. Tutti in presenza al 100%.

Verifica green pass per la scuola, al debutto la piattaforma vigila-certificati

CONTROLLI ANTI COVID. Chiunque entri a scuola, esclusi gli studenti, dovrà esibire il green pass: il personale scolastico sprovvisto, dopo il quinto giorno, viene sospeso e resta senza stipendio.

Tutti gli altri, dagli operatori delle mense fino ai genitori, non potranno comunque entrare senza. I controlli saranno automatizzati per il personale interno ma per tutti gli altri si faranno, al mattino, con la app come per i ristoranti.

RISCHIO CAOS. Il rischio che si crei l’ingorgo, almeno in questi primi giorni, è concreto soprattutto per i genitori che entreranno con i figli all’asilo per l’inserimento e sono circa 1,3 milioni: Tuttoscuola ha “misurato” i possibili tempi di attesa per controllare manualmente i green pass di un milione e 330mila genitori per due volte al giorno, in entrata e in uscita. Ad una media di mezzo minuto a persona, in una scuola con 100 bambini potrebbero servire 50 minuti di controlli per due volte al giorno.

CLASSI POLLAIO. Resta anche l’allarme per le classi sovraffollate: quest’anno per evitare la didattica online, se in aula non c’è il metro di distanza si resta in presenza e ci si affida alla mascherina. E sarà così per molti: secondo Cittadinanzattiva sono 17mila le classi con oltre 25 alunni, più della metà frequentano la scuola superiore.

STUDENTI IN PROTESTA. «Siamo una generazione messa all’angolo, una generazione che ha contato zero nell’ultimo anno – denuncia la Rete degli studenti – troppe incertezze, vogliamo dire la nostra»: e così oggi saranno in presidio davanti al ministero, a Roma, e davanti a più di 50 scuole nelle principali città italiane.

QUI ROMA. Nella Capitale si torna con gli orari scaglionati alle superiori, con due ingressi alle 8 e alle 9,40, e con l’incognita dei mezzi di trasporto, che viaggiano all’80% della capienza, messi alla prova sul rientro delle scuole al 100%. Nelle scuole comunali sarà il personale a controllare, a mano, tutti i green pass necessari: dalle maestre ai genitori. L’allerta caos è alta.

QUI MILANO. Nelle scuole milanesi il 70% delle classi entra alle 8 e il 30% dopo le 9:30 ma vengono scaglionate anche le aperture dei negozi, alle 10,15 ad eccezione di tabaccherie, farmacie ed alimentari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA