Scuola, graduatorie piene di errori, rischio 50mila cattedre vuote. La protesta dei prof precari: «Azzolina vattene»

Scuola, graduatorie piene di errori, rischio 50mila cattedre vuote. La protesta dei prof precari: «Azzolina vattene»
Scuola, graduatorie piene di errori, rischio 50mila cattedre vuote. La protesta dei prof precari: «Azzolina vattene»
di Lorena Loiacono
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Giovedì 3 Settembre 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:21
Dovevano essere la panacea di tutti i mali. E invece stanno scatenando il panico tra i precari della scuola: le Gps, vale a dire le nuove graduatorie provinciali dei supplenti volute dalla ministra Lucia Azzolina per semplificare le procedure, sono piene di errori grossolani. E ora sono tutte da correggere. Ci sono infatti precari a cui risultano punteggi che improvvisamente scendono sotto lo zero, neanche fossero punti di penalità, e professori di italiano spostati senza motivo sulla lingua francese. C’è lo strano caso dell’insegnante che in graduatoria vanta quasi mille punti: l’equivalente di ben 52 anni di insegnamento, quindi addirittura più della sua età reale. E ci sono docenti ai quali sono stati riconosciuti 15 anni di servizio sul sostegno senza aver prestato mai nemmeno un giorno con i disabili. Decisamente insolita poi la posizione in lista della giovane di 22 anni che si è ritrovata con 80 punti di soli titoli, vale a dire 2 lauree e 3 dottorati: praticamente impossibile alla sua età.

L’ALLARME. «Se in tutte le realtà territoriali ci saranno casi analoghi – denuncia Maddalena Gissi della Cisl - la scuola sarà pervasa di ricorsi alla magistratura e di contenziosi che comprometteranno non solo l’avvio dell’anno scolastico ma tutte le attività didattiche». Per Pino Turi della Uil «è una catastrofe». Il problema riguarda proprio le nomine a supplente che quest’anno, con il caos tra assunzioni mancate e incarichi potenzialmente sballati, potrebbero lasciare vuote oltre 50mila cattedre. Si supererà così il record delle 200mila supplenze, raggiunto lo scorso anno, e allora sarà inevitabile il ricorso, ancora una volta, alle “Messe a disposizione” (Mad) con cui vengono reclutati docenti anche senza esperienza. A costo di coprire la cattedra vuota.
NUOVA FRATTURA. Per molti supplenti sarà tutto da rifare, tra ricorsi e segnalazioni agli uffici scolastici regionali che stanno ricevendo fiumi di proteste. Tanto che i sindacati della scuola Cgil Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno inviato al ministero di viale Trastevere un telegramma con cui chiedono formalmente di «non adottare alcun provvedimento sulla base delle nuove gps e a considerare tuttora vigenti le attuali graduatorie di istituto, al fine di garantire un regolare avvio dell’anno scolastico».
LA REPLICA. Il ministero dell’istruzione respinge le critiche: «Parlare di caos è infondato: sono oltre 753mila gli aspiranti che hanno chiesto l’iscrizione nelle graduatorie, per un totale di 1.938.928 domande (potevano iscriversi a più classi di concorso).
Tutte le richieste sono state valutate e hanno portato all’esclusione di quasi 40 mila domande che presentavano anomalie». La protesta Ma tra i precari la tensione è alta: arrivati in piazza Montecitorio, da diverse regioni d’Italia, per la prima manifestazione dell’anno scolastico hanno chiesto stabilizzazione e stop ai contratti annuali, al grido di «Azzolina vattene» e «Dimissioni, dimissioni». riproduzione riservata ®
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