Scialpinista muore a Livigno: "Travolto da una valanga". La vittima è un 59enne, c'è anche un ferito

Scialpinista muore a Livigno: "Travolto da una valanga". La vittima è un 59enne, c'è anche un ferito
Scialpinista muore a Livigno: "Travolto da una valanga". La vittima è un 59enne, c'è anche un ferito
3 Minuti di Lettura
Lunedì 19 Marzo 2018, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 21:01
Tragedia in montagna in Lombardia: uno scialpinista è morto nel pomeriggio sulle montagne di Livigno, in provincia di Sondrio, travolto da una valanga in zona Forcola. I soccorritori sono partiti subito dopo che è scattato l'allarme attorno alle 14, quando alcuni testimoni hanno riferito di aver notato il distacco della massa di neve nella zona della Forcola, e hanno perlustrato una vasta area montuosa anche in elicottero fino a quando hanno trovato lo scialpinista per il quale non c'era più niente da fare.

Le operazioni di recupero della salma sono ancora in corso ad opera dei tecnici del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna intervenuti con i militari del Sagf della Guardia di Finanza e i Vigili del fuoco. Ancora non si conoscono le generalità della vittima. Oggi nell'area il pericolo valanghe era stimato di grado «3 marcato». 

C'È ANCHE UN FERITO È uno sci-alpinista austriaco di 59 anni la vittima della valanga, con un fronte di 150 metri, caduta oggi pomeriggio a 2400 metri fra la Val Nera e la Val di Campo, in zona Forcola, nel territorio comunale di Livigno (Sondrio). La breve vacanza sulle montagne della Lombardia, al confine con la Svizzera, si è trasformata per il 59enne in una tragedia, mentre uno dei due amici e connazionali che erano con lui al momento del distacco è stato leggermente investito dalla massa di neve ed è riuscito a liberarsi da solo cavandosela soltanto con un grosso spavento. Del tutto illeso, invece, il terzo componente della comitiva che con il suo cellulare è sceso più a valle riuscendo a lanciare l'allarme ai soccorritori dopo le 14 e a fornire indicazioni precise all'individuazione dei suoi due amici.

La slavina, di notevoli dimensioni, ha travolto il 59enne austriaco trascinandolo verso il fondovalle per circa 150 metri, sino al greto di un torrente. Il grave stato di ipotermia e le lesioni riportate non gli hanno lasciato scampo. Sono quindi risultati del tutto vani i tentativi di rianimarlo da parte del medico, dell'infermiere e del tecnico dell'elisoccorso sbarcati dall'elicottero nel punto di primo intervento e che poi, a piedi, con le squadre da terra del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna e i militari del Sagf della Guardia di Finanza hanno raggiunto la zona teatro della disgrazia, dove il velivolo non poteva atterrare per l'imperversare di una bufera di neve e vento gelido che per l'intero pomeriggio ha spazzato le montagne dell'alta Valtellina.

Oggi, sulle Alpi lombarde, l'indice del pericolo valanghe era di grado «3 marcato» tendente in aumento su una scala europea di cinque gradini.
Sull'episodio indagano i carabinieri di Livigno e del Nucleo operativo della Compagnia di Tirano, per accertare eventuali responsabilità a carico di uno o di entrambi i sopravvissuti nella caduta della slavina in un'area che oggi era assolutamente inibita alla pratica dello sci-alpinismo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA