Sara Pegoraro, illazioni e ironie (assolutamente non richieste) da parte dei no vax sulla morte della 26enne modella trevigiana. La giovane, stroncata da due malori improvvisi, sarebbe deceduta per una sospetta overdose di eroina, ma gli ultimi sviluppi sulle indagini non bastano a spostare certe convinzioni.
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Sui social, infatti, c'è chi associa inevitabilmente il decesso di Sara Pegoraro alla vaccinazione anti-Covid.
Immediatamente i media corrotti a cercare di indicare cause inventate. Sappiamo tutti invece cosa e’ successo in realta’. La pagherete.
Sara Pegoraro, modella muore a 26 anni per un malore https://t.co/dWh26hSICQ— Democrazia e Liberta' (@dem_e_lib) June 28, 2022
Nessuna correlazione...
— AlbertoLupo (@albwolf73) June 28, 2022
Un altra giovane vittima del “malore improvviso” 😢
— Alessandro (@Ales013008) June 28, 2022
C'è chi sceglie poche parole, semplici slogan ormai ripetuti costantemente tempo. Come il classico e sarcastico «Nessuna correlazione». C'è chi, invece, poi si affida a discorsi molto più articolati. «Giovani che perdono la vita a causa di malori, infarti, aneurismi. Credetemi, se ne leggono ogni giorno. Una mia idea ce l'ho, ma meglio che non la esterni sui social, ma da un paio d'anni a questa parte questi casi sono diventati quasi quotidiani. Credo che sia il momento di farsi qualche domanda», scrive un utente su Facebook. Peccato che due anni fa i vaccini anti-Covid non fossero ancora sul mercato.
Un'altra #nessunacorrelazione https://t.co/Mwr366Nn2L
— maddy 🇮🇹 (@maddykarolin1) June 28, 2022
Tra i vari commenti su Facebook, spunta anche quello di Robby Giusti in un video. Il dj, da tempo esponente dei no vax e collaboratore per siti e media come ByoBlu, IlParagone.it e La Pressa. «Si è trattato di un malore improvviso, questo è certo. I dubbi sono tantissimi, in questi giorni ci sono tantissimi malori in tutta Italia. Le vere cause non le diranno mai» - spiega Robby Giusti - «Capiremo di più, anche se forse non sapremo mai la verità. Il dubbio è lecito, spero che prima o poi risolvano i nostri dubbi».