Saman Abbas, il fratello confessa: «L'ha uccisa lo zio Danish». L'accusa choc davanti al gip

Saman Abbas, il fratello: «L'ha uccisa lo zio Danish». L'accusa choc davanti al gip
Saman Abbas, il fratello: «L'ha uccisa lo zio Danish». L'accusa choc davanti al gip
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Venerdì 18 Giugno 2021, 12:21 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 22:31

Saman Abbas è stata uccisa dallo zio, Danish Hasnain. A dirlo è il fratello 16enne della ragazza di origini pakistane che è scomparsa da quasi un mese e mezzo a Novellara, in provincia di Reggio Emilia: nell'incidente probatorio il ragazzo ha ribadito l'accusa allo zio. L'audizione protetta stamattina in tribunale davanti al gip a Reggio Emilia era cominciata alle 9.30 ed è durata poco più di due ore. La testimonianza del minore è stata cristallizata, confermando quanto già aveva detto agli inquirenti sull'omicidio della sorella diciottenne.

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Saman, sparita da un mese e mezzo, si suppone sia stata uccisa. Indagati per l'omicidio sono i due genitori, fuggiti in Pakistan, uno zio e un cugino, latitanti in Europa e un altro cugino, attualmente in carcere a Reggio Emilia e collegato con l'udienza di oggi. Il fratello, rintracciato il 10 maggio mentre stava lasciando l'Italia e da allora in una comunità protetta, era già stato sentito e aveva detto che lo zio gli aveva confessato di aver ucciso la giovane, che si era opposta a un matrimonio combinato e voleva andarsene dalla famiglia, dopo essere ritornata a casa per un breve periodo. 

Saman Abbas

L'incidente probatorio serve a 'cristalizzare' le sue dichiarazioni. «Sicuramente sono state adottate dal giudice tutte le cautele idonee per garantire al minore serenità e evitare di essere intimidito dall'ambiente», ha detto entrando in tribunale l'avvocato Simone Servillo, difensore dei genitori, che sta cercando di contattare la coppia, dopo aver attivato contatti con il consolato del Pakistan.

 

Legale fratello: indagine delicatissima

«È un'indagine delicatissima.

Trattandosi di un minore, le esigenze di tutela massima vanno ben oltre la difesa tecnica. Capirete il mio silenzio assoluto». Così l'avvocata Valeria Miari che stamattina ha assistito legalmente durante l'incidente probatorio il fratello sedicenne di Saman Abbas. Il minore stamattina ha ribadito quanto aveva già detto agli inquirenti, cioè che a uccidere la sorella è stato lo zio Danish Hasnain, 33enne, ricercato - lui in mezza Europa - insieme agli altri indagati: i genitori di Saman, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, fuggiti in Pakistan, e il cugino Nomanulhaq Nomanhulaq che pure si presume sia in Europa.

L'altro cugino indagato, Ikram Ijaz, unico arrestato della vicenda, ha assistito all'audizione di stamattina in videocollegamento dal carcere di Reggio Emilia dov'è detenuto dal 9 giugno quando è stato consegnato all'Italia dalle autorità francesi che lo avevano fermato il 28 maggio scorso mentre fuggiva verso la Spagna. Tutti e cinque gli indagati sono accusati di omicidio premeditato, occultamento di cadavere e sequestro di persona. 

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