Salerno, guerra fra baby gang in città con bastoni e coltelli: 15 minorenni arrestati

La Procura per i minorenni di Salerno ha spiegato che il rischio di reiterazione di fatti analoghi era molto alto e dalle indagini è emerso che gli indagati avessero la volontà di vendicarsi per i fatti avvenuti la sera del 15 maggio

Salerno, guerra fra baby gang in città: 15 minorenni arrestati
Salerno, guerra fra baby gang in città: 15 minorenni arrestati
2 Minuti di Lettura
Martedì 26 Ottobre 2021, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 16:21

Durante un classico sabato della movida giovanile, a Salerno scoppiò una rissa tra due gang rivali. La rissa ha raggiunto dimensioni tali da mettere a repentaglio l'incolumità delle moltissime persone che quel giorno, pacificamente, affollavano le strade cittadine. Due gruppi opposti di giovani si sono affrontati colpendosi con bastoni, mazze, tirapugni e coltelli. Due dei partecipanti alla rissa sono stati accoltellati in prossimità di organi vitali.

Leggi anche > Alberto Genovese, le feste e le chat: «Mi sono fatto tre sedicenni. Tecnicamente è legale»

Due gruppi di giovani acerrimi rivali tra loro, che si fronteggiano nella città di Salerno al fine di affermare, secondo logiche tipiche da 'gang', il proprio predominio sul territorio. È la guerra tra bande sulla quale hanno fatto luce le indagini condotte dalla Squadra mobile di Salerno e coordinate dalla Procura presso il Tribunale per i minorenni di 
Salerno, culminata oggi nell'esecuzione, da parte della Polizia, di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 minorenni, 10 dei quali destinatari della misura della custodia in istituto penitenziario minorile e 5 del collocamento in comunità.

I reati contestati sono rissa aggravata, per tutti i 15 indagati, e tentato omicidio per 10 di loro.  Le indagini sono scattate a seguito della violenta rissa scoppiata la sera del 15 maggio, ripetuta in più momenti e in più luoghi nel centro cittadino di Salerno. 

Gli investigatori, attraverso l'analisi capillare delle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza degli esercizi commerciali della zona, sono riusciti a risalire all'identità di alcuni dei ragazzi coinvolti, oggi arrestati. Nei loro confronti sono state eseguite perquisizioni domiciliari, nel corso delle quali sono stati trovati e sequestrati alcuni indumenti del tutto coincidenti con quelli visibili dai filmati che avevano ripreso alcune fasi della rissa, nonché alcuni strumenti atti ad offendere.

Inoltre si è proceduto al sequestro di alcuni telefoni cellulari in uso ai minori. Proprio analizzando il contenuto dei telefonini, si è giunti alla compiuta identificazione dei 15 giovani oggi arrestati, alla ricostruzione dei fatti e delle cause che hanno fatto scatenare la furia dei due opposti gruppi.  Le misure cautelari eseguite si sono rese necessarie, spiega la Procura per i minorenni di Salerno, non solo per il rischio di reiterazione di fatti analoghi trattandosi ormai di «un fenomeno sempre più radicato» nella realtà salernitana, ma soprattutto perché dalle indagini era emersa la volontà degli indagati di vendicarsi per i fatti avvenuti la sera del 15 maggio, «con il conseguente rischio di incontrollabili e violente reazioni a catena».

© RIPRODUZIONE RISERVATA